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Sudan, la speranza del ritorno sui Monti Nuba di Chandaria Kadum

Chandaria Kadum è partito ieri per rientrare alla sua terra, i Monti Nuba, in Sudan. Sarà un viaggio lungo, di più giorni.
Era arrivato a Nairobi nel 1999, poco più che un bambino, lasciando una regione devastata dalla guerra. Torna mentre c’è una tregua. Sui Monti Nuba frequentava la nostra scuola con i muri di mattoni di fango e i tetti di erba secca, a Kerker (nelle foto), un po pomposamente chiamata Koinonia Model School, facendo ogni giorno “solo” un paio di chilometri, non a piedi, ma a gattoni, per sentieri scoscesi e rocciosi. Ogni tanto lo trovavi con le mani e le ginocchia sanguinanti, ma lui sorrideva sempre.

A Nairobi ha finito la scuola primaria, ha frequentato la superiore alla Domus Mariae, e poi ha ottenuto un diploma universitario in Contabilità. Sempre pronto ad incoraggiare gli altri, a mettere pace in comunità quando c’era un’incomprensione.
Tutti i membri e gli amici di Koinonia a Nairobi, ma anche le centinaia di amici che ci hanno visitato un questi anni hanno apprezzato la sua presenza. Ora ha voluto rientrare, per restare con la mamma, sorelle e fratelli, mettere la sua professionalità a disposizione delle sua gente.
Avevamo programmato di viaggiare insieme, ma sono stato bloccato dal timore che io dovessi fare un periodo di quarantina in Sud Sudan…
A noi mancherà molto, e parecchi membri di Koinonia si ripromettono di andarlo a trovare, non appena sui Monti Nuba tornerà la pace agognata.

 

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