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RDCongo, un esperto elettorale belga muore cadendo dal 12° piano di un hotel di Kinshasa

Proseguono anche a Natale i conteggi delle elezioni presidenziali della Repubblica Democratica del Congo: su 22 circoscrizioni elettorali scrutinate su 169 del Paese, il candidato Félix Tshisekedi è in testa con 850.648 voti su 1.029.616 espressi, pari all’82,60%, seguito da Moïse Katumbi con 147.053 voti (14,30%), Radjabho con 9.263 voti (0,90%) e Fayulu 7965 voti (0,80%).

Aumentano, tuttavia i dubbi e le perplessità sull’intero processo elettorale. Ieri sera, durante la messa di Natale, l’arcivescovo di Kinshasa, il cardinale Fridolin Ambongo, ha definito le elezioni del 20 dicembre come “un gigantesco disordine” e ha denunciato le violenze come dei drammi che hanno inquinato il voto. Successivamente, ai microfoni radiofonici di RFI, ha aggiunto che “oggettivamente la CENI (la Commissione Elettorale Nazionale Indipendente) non era pronta ad organizzare le elezioni“.

La notizia che ha scosso la Vigilia di Natale, tuttavia, è il ritrovamento, ieri mattina, del cadavere di un uomo caduto dal 12° piano dell’hotel Hilton di Kinshasa nella notte precedente. L’identità dell’uomo è ancora anonima per rispetto della famiglia, ma si trattava di un esperto informatico belga inviato dall’UE nell’ambito delle elezioni. La procura congolese ha aperto un’indagine per stabilire se si tratta di reato o suicidio. L’ACP (l’Agenzia Stampa Congolese) ne ha dato notizia per prima:

Ulteriori informazioni sul quotidiano belga “Le Soir”, dove sono riportate le parole di un testimone che, in quel momento, si trovava nel bar dell’hotel: “Erano circa le 3 di notte (ora locale) che questo signore si è gettato nel vuoto dopo una conversazione telefonica. È morto sul colpo“. Secondo un’altra fonte, “prima di gettarsi nel vuoto, il belga aveva lasciato un messaggio vocale per sua figlia” a Bruxelles.

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