vai al contenuto principale

Rd Congo , 26 morti per la caduta di un cavo ad alta tensione in un mercato di Kinshasa

Secondo fonti locali della Repubblica Democratica del Congo, nella mattina del 2 febbraio un cavo dell’alta tensione è caduto nel mercato di Matadi Kibala, nel comune di Mont Ngafula, nella parte occidentale della capitale Kinshasa, causando la morte per folgorazione di 26 persone perché il selciato era completamente allagato dalla pioggia.
Secondo un comunicato stampa della SNEL, la società che fornisce l’energia elettrica, si è trattato di “un incidente avvenuto sotto la pioggia caduta stamattina presto a Kinshasa. Un fulmine ha interrotto un conduttore di fase in tensione, che purtroppo è caduto sul mercato“. Le vittime erano per lo più venditori e acquirenti del mercato, uno dei più frequentati di Kinshasa, perché vi arrivano i prodotti alimentari della provincia di Kongo centrale. Il governatore di Kinshasa, Gentiny Ngobila, ha specificato che i morti sono 24 donne e 2 uomini, poi ha aggiunto: “È una situazione imprevedibile, non c’è niente da fare. Il governo organizzerà il lutto“.
In realtà ci sarebbe molto da fare, perché a Kinshasa, come ovunque nella RDC, i cavi SNEL ricevono scarsa manutenzione e, addirittura, in alcuni punti i cavi scoperti sono sospesi lungo strade generalmente molto affollate.
La tragedia ha scosso il Paese: sul posto sono arrivati il primo ministro Sama Lukonde e diversi membri del governo; la Presidenza congolese ha twittato che “sarà fatta luce sulle cause di questa tragedia e i responsabili dovranno risponderne“:

Il presidente Félix Tshisekedi ha anche ricordato che il mese scorso aveva deciso “il rapido trasferimento di questo mercato in vista del pericolo rappresentato dalla sua attuale ubicazione“:

Il dramma ha causato anche molta indignazione, come si evince dalle parole dell’attivista Léonnie Kandolo: “Questa mattina, le vostre madri, le vostre sorelle, le vostre figlie; le donne che lavoravano in cerca di qualcosa per sfamare le loro famiglie sono morte a causa della negligenza della SNEL. Servono indagini e sanzioni“.

Come si dice sempre, si sarebbe potuto evitare questa tragedia se solo si fossero rispettate le misure di sicurezza, se si fosse fatta manutenzione, se ci fosse stato controllo ordinario. Ora è il tempo del cordoglio, ma tutti si aspettano che al lutto segua la giustizia, la sicurezza e la lotta alle disuguaglianze.

Torna su