Venerdì 14 aprile la milizia Codeco (Cooperativa per lo sviluppo del Congo) ha attaccato simultaneamente una decina di villaggi nel territorio di Djugu, una zona mineraria a una sessantina di chilometri a nord di Bunia, capoluogo dell’Ituri, provincia nord-orientale della Repubblica Democratica del Congo. Il bilancio è terribile: sono morte almeno 62 persone (tra cui 14 miliziani) e altre 23 sono ferite, mentre oltre 150 sono le case bruciate e circa 200 i negozi saccheggiati, oltre a due presidi sanitari locali completamente depredati.
#Ituri: 45 civiles dont les femmes enceintes et les enfants tués ce vendredi à Djugu par les #CODECO. @jumuiya @SimNasr @promediacd pic.twitter.com/erknf56LWi
— David Aluta Enoch (@AlutaDavid1) April 15, 2023
Come riferito all’Agence France Press da Innocent Matukadala, capo del settore di Banyali Kilo, i miliziani del Codeco avrebbero attaccato dalle 5 del mattino e l’esercito congolese sarebbe intervenuto solo tre ore dopo. Secondo Robert Basiloko, presidente della società civile della stessa zona, tra le vittime ci sarebbero anche decine di donne e bambini.
Violences dans l'est de la RDC: plus de 40 morts vendredi en Ituri
"A Kilo Etat on a retrouvé 36 corps, à Matete 8 et à Itendey je n'ai pas encore de chiffre", a déclaré Innocent Matukadala, chef du secteur de Banyali Kilo.https://t.co/T6ScrrM3WL
— ACTUALITE.CD (@actualitecd) April 15, 2023
Il “Codeco” è un gruppo ribelle armato di diverse migliaia di miliziani che afferma di proteggere la tribù Lendu da quella rivale degli Hema, a sua volta difesa dagli “Zaire” un’altra milizia. Secondo alcune fonti amministrative, questa strage potrebbe essere una rappresaglia per un attacco di tre giorni prima da parte delle milizie zairesi, in cui sono stati uccisi tre leader Codeco. Da mesi nell’Ituri si contano decine di morti a settimana, se non al giorno: nel suo ultimo rapporto trimestrale, diffuso il 27 marzo scorso, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha stimato che 485 civili sono stati uccisi tra il 1° dicembre 2022 e il 14 marzo 2023 nel solo Ituri.
RDC: 485 civils tués en trois mois en Ituri, une des conséquences du vide sécuritaire créé par le redéploiement de l’Armée sur le front M23 https://t.co/i60Dljy7Kq
— ACTUALITE.CD (@actualitecd) March 29, 2023
L’Ituri, una provincia ricca di giacimenti di oro, aveva vissuto un decennio di tregua fino alla fine del 2017, quando è ripreso il conflitto tra gli Hema e i Lendu, causando, in questi ultimi cinque anni, la fuga di oltre un milione e mezzo di persone e la morte di diverse migliaia di civili. E nelle ultime settimane la recrudescenza della violenza è stata denunciata anche da Medici Senza Frontiere:
En #Ituri, MSF s’alarme de la recrudescence des attaques armées dans la zone de santé de #Drodo en territoire de #Djugu depuis début 2023. Cette insécurité a des conséquences humanitaires & sanitaires dramatiques sur les communautés & constitue un frein à l’accès aux soins. #RDC pic.twitter.com/foNBXYs2b4
— MSF RDC (@MSFcongo) April 7, 2023
Su “Focus on Africa” potete leggere vari articoli su quest’area congolese, come ad esempio nell’articolo del 19 gennaio 2023 sulla scoperta di due fosse comuni:
RDCongo, scoperte due fosse comuni con 49 corpi dalla missione Onu nell’Ituri
Oppure nell’articolo del 5 febbraio 2022 su un eccidio in un campo sfollati, sempre nella zona intorno a Djugu:
RDC: oltre 50 persone massacrate in un campo sfollati nell’Ituri
Tra le reazioni politiche alla strage di venerdì, quella del deputato nazionale di opposizione Gratien Iracan, sostenitore del candidato presidente Moïse Katumbi, annuncia per lunedì 17 aprile una manifestazione di piazza “in memoria dei nostri fratelli e sorelle”:
Trop c'est trop. Plus de 45 tuées en ITURI, aucune intervention du Gouvernement. Dimanche, tous à l'Eglise, le lundi 17 avril, tous dans la rue pacifiquement en mémoire de nos frères et sœurs. Plus de 400 pers sauvagement massacrés depuis le début de l'année. LE DROIT S'ARRACHE. pic.twitter.com/Lnvm7DLKEs
— IRACAN Gratien de Saint-Nicolas (@gratieniracan) April 15, 2023