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ONU, quattro nuovi Paesi africani nel Consiglio per i Diritti Umani
Il presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, Dennis Francis, ha annunciato che martedì sono stati eletti 15 nuovi Paesi per far parte del Consiglio per i Diritti Umani. Tra questi, quattro sono africani: Ghana, Burundi, Costa d’Avorio e Malawi. Gli ultimi due sono stati rieletti per la seconda volta insieme a Cina, Cuba e Francia, mentre i primi due sono una novità.
🗳️Elected #HRC members 2024-26 for the African Group and their votes:
🇧🇮Burundi➡️ 168
🇨🇮Côte d'Ivoire➡️ 181
🇬🇭Ghana➡️ 179
🇲🇼Malawi➡️ 182
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🗳️Elected #HRC members 2024-26 for the Asia-Pacific Group and their votes:… pic.twitter.com/Yu5Bnbbdh6— Universal Rights Group (@URGthinktank) October 10, 2023
Composto da 47 Stati membri, di cui 13 africani, il Consiglio per i Diritti Umani è stato creato nel 2006 ed è il principale organo delle Nazioni Unite responsabile dei diritti umani e della difesa e promozione delle libertà fondamentali a livello mondiale. Oltre agli Stati africani già citati, del Consiglio dei Diritti Umani fanno parte anche Algeria, Benin, Camerun, Eritrea, Gambia, Marocco, Somalia, Sud Africa e Sudan. I nuovi membri sono stati votati con 182 voti (il Malawi), 181 (la Costa d’Avorio), 179 (il Ghana), 168 (il Burundi).
Nella stessa seduta sono stati eletti anche altri 8 Stati del mondo: Albania, Brasile, Bulgaria, Repubblica Dominicana, Indonesia, Giappone, Kuwait e Paesi Bassi. I nuovi quattro paesi africani hanno un mandato di tre anni nel Consiglio dei Diritti Umani e cominceranno il loro lavoro a partire dal 1° gennaio 2024.