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Arrestato in Senegal, scomparso per 20 giorni, ricercatore e attivista riappare in Mauritania

Il 14 settembre l’attivista mauritano Youba Siby viene arrestato dalla Direzione per le indagini criminali del Senegal. Per 20 giorni non se ne sa nulla. 

Il 5 ottobre la Commissione nazionale dei diritti umani della Mauritania scopre che Siby si trova nella prigione centrale di Nouakchott, senza accesso a un avvocato né contatti con la sua famiglia. 

È accusato, secondo quanto apprende la Commissione, di “istigazione alla rivolta” e “attentato al morale delle forze armate” a causa delle sue pubblicazioni in materia di ricerca sociale. 

Amnesty International ha chiesto alle autorità senegalesi di sapere attraverso quale procedura abbiano estradato Siby in Mauritania e alle autorità mauritane di rispettare il diritto interno e le norme internazionali, garantendo a Siby immediato accesso a un avvocato di sua scelta, contatti regolari con la famiglia e le cure mediche di cui potrebbe avere bisogno. 

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