vai al contenuto principale

Nigeria, OIM dichiara 1200 morti con la sindrome di Japa nel 2023

L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha dichiarato mel 2023 sono 1200 circa i nigeriani che sono morti mentre cercavano di migrare
attraverso il deserto del Sahara e il Mediterraneo.
Il vice-commissario generale ad interim dell’OIM Nigeria (NIS), Kemi Nandap, lo ha rivelato ieri durante la presentazione del convegno 2023 ad Abuja contro il contrabbando di migranti e la commemorazione del 60° anniversario del NIS.
Nandap, responsabile della Direzione della Migrazione, ha lamentato che molti giovani nigeriani stanno perdendo la vita mentre tentano di cercare ‘il paradiso terrestre’ all’estero attraverso rotte irregolari.
“Abbiamo un grosso problema in questo Paese ed è il problema della ‘sindrome di Japa‘. Abbiamo molti dei nostri giovani che muoiono nel Sahara, che muoiono nel
nel Mar Mediterraneo. Morti per nessuna causa”, ha detto.
Nandap ha esortato i nigeriani che desiderano fare il “Japa” a rivolgersi all’ufficio migrazione in tutti i comandi degli Stati per ottenere le informazioni necessarie.

Japa è una locuzione Yoruba che significa “partire per pascoli più verdi” oppure usato anche per dire ‘tagliare la corda‘ e questa sindrome di Japa è ancora presente nelle menti frustrate dei giovani nigeriani. La situazione del “japa” nigeriano si sta espandendo. Un recente sondaggio della Nigeria Social Cohesion Survey ha rivelato che 7 nigeriani su 10 sono disposti a trasferirsi in altri Paesi per vari motivi.

Fin dall’indipendenza, i nigeriani si sono trasferiti in Paesi come il Regno Unito, la Germania e gli Stati Uniti, soprattutto per motivi di studio e, occasionalmente, per opportunità di lavoro. Ma non si trattava di un fenomeno su larga scala e all’epoca questi Paesi erano più accoglienti nei confronti degli immigrati.

La prima ondata “Japa” di rilievo si è verificata negli anni ’80, quando il tasso di cambio tra dollaro e naira è passato da 1USD – 1NGN a 1USD – 4NGN. Questo avvenne a seguito di disordini politici nella nazione. I Paesi che necessitano di manodopera qualificata ne hanno approfittato, come l’Arabia Saudita, che è andata alla ricerca di personale medico. Di conseguenza, i nigeriani in cerca di guadagni migliori hanno iniziato a trasferirsi all’estero. Tra gli anni 90 e i primi anni del 2000, la lotteria americana divenne molto popolare in Nigeria, con persone che cercavano di realizzare il loro sogno di vivere il sogno americano. Sfortunatamente, il grande afflusso di nigeriani ha fatto sì che gli Stati Uniti iniziassero a escluderli dalla lista della lotteria. Mentre il tasso di cambio continuava a salire, aumentava anche la disperazione dei nigeriani. Le persone iniziarono a trasferirsi in altri Paesi: Irlanda, Ucraina, Cipro, Italia, Cina, Canada, Australia, Sudafrica, Emirati Arabi e molti altri.

Da febbraio 2023 la moneta nigeriana perde di valore di giorno in giorno. Le previsioni economiche sono catastrofiche. La moneta locale è cambiata a quasi 1000 Naira per 1Euro mentre solo qualche mese il cambio era di 500 Naira per 1 Euro, la la benzina per autotrasporto è salita, da un giorno all’altro, a livelli record circa 5 volte in più il valore che aveva in precedenza. Il nuovo Presidente Tinubu ha deciso di eliminare i sussidi mettendo in ginocchio famiglie e gran parte delle attività che hanno bisogno di energia elettrica. E ricordo che l’Ente che fornisce l’energia elettrica in Nigeria è ben noto per lasciare il Paese senza corrente molte volte al giorno e la notte per cui l’utilizzo dei generatori è vitale.

La Nigeria è messa alle strette, la gente ormai è stufa e si stanno cercando nuove rotte per emigrare verso i Paesi industrializzati d’occidente grazie anche alle mappe precisissime di Google Maps.

L’NSI ha esortato i nigeriani che desiderano trasferirsi all’estero di seguire il percorso regolare. Il suo Segretario Generale ad interim ha affermato che è pertinente educare i nigeriani sui mali della migrazione irregolare, aggiungendo che la Nigeria sta perdendo troppi giovani sulle rotte illegali.
Infine ha esortato “Sappiamo che molte persone vogliono andare all’estero in cerca di pascoli più verdi. Non è un male ma questi viaggi devono essere sicuri, devono essere ordinati e regolari”.

 

Torna su