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Nigeria, maghi africani contro i trafficanti di esseri umani

L’unica sala cinematografica che si trova lungo la chilometrica strada Airpot Road accanto al Palazzo del Re (Oba) nella città di Benin City in Nigeria, cuore pulsante della criminalità organizzata per il traffico di esseri umani, è a qualche centinaio di metri dall’hotel che mi vede ospite ormai da quasi undici anni. Il cinema ormai chiuso dall’avvento del video CD (antenato del DVD) nel secolo scorso e aperto solo per eventi eccezionali non poteva essere luogo adatto, oltre al caldo insopportabile e vista l’ora, per proiettare La terza Madre ultimo film della trilogia delle tre madri di Dario Argento sul tema della stregoneria perchè i film italiani sono assolutamente sconosciuti e non hanno mai toccato suolo nigeriano e neppure Prestige diretto da Christopher Nolan una storia di maghi e magie dal momento che Hollywood è al terzo posto nella classifica dei più visti dopo Bollywood e Nollywood. Inoltre i film europei e americani li si può assaporare solo nella nuovissima multisala che si trova dalla parte opposta della città. Poteva allora essere una pièce teatrale nello storico teatro nazionale rinnovato una paio di anni fa e ubicato nello stesso ampio spazio del Centro Culturale tradizionale di Benin City accanto al cinema. E invece no.
Quel giorno cinema e teatro erano silenti.

L’intrattenimento invece era proprio sul lato opposto della strada, nel Palazzo del Re, l’Oba appunto, anzi del nuovo Oba Aware II salito al trono da qualche mese.

Nella storia quest’area dove oggi sorge Benin City faceva parte del Regno del Benin (da non confondere con la Repubblica del Benin) divenuto poi tuttuno con lo la Nigeria con il nome di Edo State. E pensare che Benin City si chiamava ‘Ubinu’ ma fu l’ invasione dei Portoghesi, giunti via mare e approdati al vicinissimo porto marittimo che cambiò il nome della città. Pensate che Ubinu veniva pronunciato così male dai portoghesi che lo trasformarono in Benin.
Benin City è una città africana, amante delle tradizioni, di quasi 2 milioni di abitanti. È ben conosciuta in Italia e nel mondo per l’elevatissimo numero di migranti che cominciarono a partire verso l’occidente circa mille anni fa proprio con l’arrivo dei Portoghesi. È una città che quasi tutti in occidente sanno trovare sulla cartina geografica.
Infatti il porto marittimo distante pochi chilometri da Benin City, verso la fine del 1400 fu il primo crocevia della tratta degli schiavi verso l’Europa.

In quegli anni regnava un certo Oba Eware detto il Grande. Appunto grande viaggiatore e grande combattente e nello stesso tempo anche grande mediatore per il popolo. Aveva però introdotto una nuova legge che obbligava gli uomini sposati a non fare figli per tre anni. Quando realizzò che la popolazione stava riducendosi velocemente fece realizzare un fosso molto profondo tutto intorno alla città in modo da non consentire ai cittadini di migrare.
Oba Eware aveva nel suo Regno i più grandi maghi di tutti i tempi. Grazie alle loro gesta e pratiche ‘magiche’ durante il periodo della tratta di schiavi, furono divinizzati.

Tornando ai tempi nostri la città di Benin City è rimasta tale e quale a quella di centinaia di anni fa ma l’Oba attuale, Eware II in virtù delle gesta del suo antenato è un grande viaggiatore e ancor più grande mediatore. Prima di essere incoronato Oba fu ambasciatore in Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Angola, Albania e in Italia.
Il Palazzo dell’Oba è un enorme area con cortile e una serie di palazzine con tetti in lamierino e ubicate sul lato meno trafficato di Airport Road, la strada che porta all’aeroporto di Benin City. Il cortile che può contenere migliaia di persone per eventi straordinari.

Oba Eware II, re e non sacerdote o santone, appunto grazie alla sua spiccata mediazione, ha voluto organizzare, dopo circa 600 anni un incontro che volesse riproporre le gesta del suo antenato.

Il 9 marzo del 2018 Oba Eware II ha ricevuto a Palazzo tutti i Native doctor dell’Edo State, per il più grande rituale Voodoo della storia del nostro pianeta.
Un’ adunata generale di maghi, maghe, streghe e stregoni, i Native doctor (termine che non si può tradurre in dottori e neppure in preti), per un evento storico unico. Il fine, agire attraverso pratiche ritualistiche Voodoo contro trafficanti di esseri umani e cosche criminali in Africa e all’estero per liberare definitivamente tutte le donne schiavizzate e incatenate psicologicamente da rituali malvagi animisti come il Juju.
Molte giovani, vittime di imbrogli ancora oggi, cercano di lasciare le famiglie per scappare verso l’occidente. E non pensiate siano incolte e con basso livello scolastico. Molte di loro provengono proprio dalle varie Università del territorio nigeriano e dal vicino Niger.

Il mega evento è stato programmato non solo dall’Oba di Benin City in qualità di mediatore (non è né un santone e neppure un sacerdote) ma anche con il Governo federale dello Stato di Edo (capitale Benin City) e l’OIM Organizzazione internazionale per le migrazioni nel mondo. Insieme per esercitare una pressione mediatica senza precedenti. Insomma un grande set cinematografico del reale da proporre in tv, via Internet attraverso whatsapp, youtube etc.. Un grande evento ritualistico mediatico con tanto di inviti a tutti i capi dei villaggi, principi, duchi e via dicendo.
Ogni mago e maga portava i propri ‘strumenti di lavoro’ dal villaggio e dal proprio santuario: ossa, legni, polveri, conchiglie, escrementi e ‘intrugli magici’ più che altro miscelati al ‘distillato secco più venduto in Nigeria’, il Gin, da sputare durante l’esibizione. Nessun animale coinvolto.

Ogni maga e mago, ogni sciamano con la propria tunica rossa si è esibito con altri colleghi per creare un’ enorme energia benigna e annientare tutte le forze maligne che oggi tengono imprigionate le schiave nel mondo. Parole e preghiere, oggetti e polveri magiche, alcool e superstizione si sono combinati insieme per produrre un campo di energia trasportato dai media. L’effetto ha raggiunto così tutti nigeriani in occidente e in oriente. Lo stesso messaggio dall’Oba quel giorno proclamava “libere” tutte le donne incatenate in schiavitù coatta. E inoltre nessun obbligo di versare denaro per esigere la propria libertà. Riscatto annullato.
Che sia dunque terminata tutto d’un colpo una lunghissima storia di prostituzione, migrazione e criminalità organizzata proveniente dall’Africa e iniziata nel lontano 1400 ?

Ho voluto chiamare al telefono in questi giorni un ‘native doctor’ si un mago di Benin City che conosco. Mi ha detto “qualora questa grande cerimonia ritualistica non avesse funzionato sono pronti ad una sessione Voodoo di massa molto più potente”.

C’è da dire che da Torino a Palermo le ragazze da qualche giorno (anche alcuni ragazzi) vittime del traffico di esseri umani, stanno cominciando ad avvicinarsi agli sportelli degli uffici delle varie associazioni di volontariato di provincia per presentare denuncia contro i trafficanti e le madame. Dunque sembra che funzioni! Ma forse non per tutti.

In Italia il sistema di accoglienza funziona così male che le stesse ospiti dei CAS ovvero dei Centri di Accoglienza Straordinaria, (si potrebbero anche chiamare Bed & Breakfast Straordinari) essendo libere di poter girovagare e uscire a loro piacimento si prostituiscono per poter incassare. E molte volte per portare alle loro madame camuffate da richiedenti asilo politico all’interno delle strutture, i profitti dovuti. Praticamente questi CAS sono dei centri di prostituzione a tutti gli effetti e non esiste alcun controllo. E per di più siamo in Italia! E qui l’Oba purtroppo non può fare molto.

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