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Le storie del continente africano che non conosciamo: il Partito delle Pantere Nere in Algeria

Fondato da Huey Newton (Monroe, 17 febbraio 1942 – Oakland, 22 agosto 1989)
e Bobby Seale (Dallas, 22 ottobre 1936)
nell’anno 1966 a Oakland in California, il Partito delle Pantere Nere nacque come movimento di opposizione ai soprusi ed agli abusi a sfondo razziale della polizia nei confronti della comunità nera statunitense. Inizialmente le attività delle Pantere Nere erano basate sul controllo e pedinamento degli agenti di polizia, da affrontare sempre con armi in bella vista, con l’intento di intimorire questi ultimi per ottenere il rispetto delle forze dell’ordine a favore della gente di colore del quartiere, sfruttando i loro diritti di liberi cittadini che a quei tempi molti afroamericani non conoscevano. Un modo diverso dal solito e mai visto prima per far capire alla polizia che i neri erano pronti a reagire in caso di necessità. Ma le Pantere Nere non erano solo un gruppo di persone armate. I due fondatori diventarono un punto di riferimento per i neri anche grazie al loro impegno nel voler dare istruzione ai giovani della comunità, garantendo la sicurezza nelle strade e allestendo per i poveri un servizio gratuito di distribuzione di vestiti e generi alimentari. Ispirati da Malcolm X, Che Guevara e Mao, e grazie alle loro innumerevoli attività, come ad esempio l’appoggio alle famiglie delle vittime causate dai modi brutali della polizia, col tempo le Pantere Nere riuscirono a conquistarsi anche le simpatie di alcuni bianchi perlopiù progressisti e anticapitalisti. Ma vari eventi portarono il partito ad un inesorabile declino, con l’arresto di molti membri, tra i quali lo stesso Huey Newton, arrestato per l’omicidio di un poliziotto durante una sparatoria ma in seguito rilasciato. Sempre Newton passerà poi tre anni in esilio a Cuba per sfuggire ad un processo perché accusato dell’ omicidio di una prostituta di 17 anni. Ma tornato in patria sarà assolto. Morirà nel 1989 assassinato. Attualmente esiste un nuovo movimento che in qualche modo ricalca l’originale Partito degli anni ’60. Ma il fondatore delle Pantere Nere, Bobby Seale, ancora in vita, ha negato qualunque tipo di legame con questa nuova formazione. Ed ora, dopo questa lunga parentesi per farvi conoscere un po’ di questa storica organizzazione, veniamo al dunque: La sezione del Partito delle Pantere Nere in Algeria. Questa sede internazionale nata verso la fine degli anni ’60, situata ad Algeri e che quasi nessuno conosce, fu da un certo punto di vista una mossa vincente per il partito che nel frattempo negli Stati Uniti si stava sgretolando. Aperta dall’ attivista, saggista e Ministro dell’Informazione delle Pantere Nere Eldrige Cleaver (Wabbaseka, 31 agosto 1935 – Pomona, 1º maggio 1998), dopo essere giunto in Nord Africa da Cuba (luogo dove si rifugiò per sfuggire ad una accusa di tentato omicidio), con sua moglie Kathleen, il periodo algerino delle Pantere Nere fu descritto dallo stesso Cleaver nel suo libro dal titolo “Soul in Fire” pubblicato nel 1978. Nel volume vengono narrate le attività di Cleaver e i suoi contatti con alcuni criminali divenuti poi rivoluzionari, che nel corso degli anni dirottarono diversi aerei per raggiungere il suolo algerino. Inoltre in quel periodo era a capo di una organizzazione che si occupava di un enorme traffico di automobili rubate in Europa ma rivendute nel continente africano. Tra le varie informazioni presenti nel libro, sappiamo che durante il suo soggiorno algerino, Cleaver ricevette “doni” di ogni tipo dal Vietnam del Nord, a quei tempi acerrimo nemico degli Stati Uniti d’America. Ma oltre a Cleaver altri membri delle Pantere Nere lo seguirono in terra d’Africa e si dice che furono accolti dall’allora presidente della nazione Houari Boumedienne come esuli e che ricevettero anche una sorta di pensione dallo stato. La popolazione vedeva le Pantere Nere come eroi e a testimoniare ciò furono le foto scattate all’epoca che ritraevano i membri del partito acclamati dalla folla nella Kasbah di Algeri. Sempre qui, nell’anno 1969, si tenne il festival Panafricano di Algeri, ricordato come un grande episodio storico riguardo alla fine dell’imperialismo in Africa, e che oltre alle Pantere Nere vide anche la partecipazione di star internazionali del calibro di Nina Simone e Myriam Makeba. Dopo la sua avventura algerina ed un successivo soggiorno in Francia, Cleaver farà ritorno negli Stati Uniti d’America dove alcuni anni dopo morirà a causa di problemi di salute. Tra alti e bassi, nel bene o nel male, l’esperienza algerina delle Pantere Nere ha senza ombra di dubbio il merito di aver dato coraggio a milioni di giovani africani e per questo motivo merita uno spazio nella storia e nel ricordo del continente africano, ma anche del mondo intero.

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