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Kenya, ascoltare e condividere la vita. Il riscatto di Joel

Mentre sono ancora a Lusaka mi arriva un video. Joel, che come vi avevo scritto viveva in strada fino ad un anno fa, sta partecipando alle selezioni per il Campionato Mondiale di Atletica per gli Under 20 che si disputerà a Nairobi nella seconda metà di agosto, una settimana dopo le Olimpiadi di Tokyo. All’intervistatore di Nation TV racconta che vuol vincere la medaglia d’oro per il Kenya e dice con semplicità come sia stato riscattato dalla strada un anno fa da Koinonia, durante un intervento promosso dal governo del Kenya. Josephat, in tuta grigia. l’altro “atleta di strada” e suo inseparabile compagno di avventure e sventure, ascolta un po scettico.

Le vicende della vita, la Provvidenza (ricordate il quasi-lecchese Manzoni?) ci ha fatto incontrare questi ragazzi. Ne siamo felici, ad anche un po orgogliosi per loro. Ma siamo allo stesso modo felici ed orgogliosi che a Lusaka abbiamo accolto con gioia G*** arrivato da noi poche settimane fa, un diciassettenne che ha conosciuto solo un padre che lo picchiava come un cane e lo faceva lavorare come un asino (sue parole) che non ha nessuna particolare qualità, vuole solo un abbraccio e un sorriso che lo facciano sentire persona umana. E anche D***, ragazza di Nairobi che continua a fare un errore dopo l’altro, perché ha qualche difficoltà a distinguere il giusto dalla sbagliato, ma vuole crescere e per questo si impegna. Loro, e tanti altri, tutti insieme, danno un sapore speciale alla vita di Koinonia.

Umberto Eco ha scritto che “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro” E’ molto vero che chi legge vive tante vite, ma anche chi ascolta gli altri e condivide la loro vita vive tante vite.

Tratto dalla pagina Facebook di padre Kizito Sesana

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