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Fieri della Fiera di Bozoum, 18 anni di crescente sviluppo e partecipazione

Con quest’edizione, la Fiera agricola e pastorale di Bozoum diventa maggiorenne. Siamo arrivati, anno dopo anno, alla 18a edizione.

La Fiera è un evento unico nel paese: non c’è niente di simile in tutto il Centrafrica. È uno spazio di esposizione e vendita di prodotti agricoli, cui partecipano le cooperative della regione. I più lontani sono venuti da Ngaundaye, Ndim e Bocaranga: regioni molto toccate dalla violenza. Ed abbiamo voluto a tutti i costi aiutarli a venire.

Fino a lunedì 23 eravamo incerti se farla o no, a causa della presenza di ribelli in zona. In più, tutte le strade che portano a Bozoum sono disastrate o interrotte. Da Bocaranga sarebbero normalmente 125 km, ma ora si deve passare da Bouar, ed i chilometri diventano 270! Questa ha avuto un impatto forte sui prezzi dei trasporti, che in 3 anni sono praticamente triplicati!

La Caritas diocesana l’ha creata nel 2004. Era nata molto semplicemente, al termine di un progetto post-conflitto. Ma le idee (e i sogni) erano chiari da subito: permettere alle cooperative locali di esporre e (soprattutto) vendere i prodotti della campagna agricola. E continuiamo ad organizzarla, con l’aiuto della fondazione “Amicizia Missionaria” dei Carmelitani di Arenzano. Quest’anno anche la cooperazione belga (Enabel) ci ha dato un aiuto. E questo ha permesso di organizzare i trasporti, fare gli stand e allestire il tutto.

Per Bozoum si tratta di giorni di grande festa, e di scambi economici intensi. Il giro d’affari di quest’anno è di circa 80 milioni di ff cfa (circa 120.000 euro). È una cifra considerevole, in un paese dove il prodotto pro-capite è intorno ai 400 euro annui!

La fiera si svolge a fine gennaio, in piena stagione secca: un momento nel quale i prezzi dei prodotti iniziano ad aumentare (permettendo un buon guadagno per i contadini), ma non come nei mesi seguenti: con l’avvicinarsi della stagione delle piogge i prezzi aumentano di molto. E questo permette a commercianti ed agricoltori di comprare i prodotti agricoli ad un prezzo ancora interessante.

Ma circa un mese prima la Fiera si prepara con le riunioni con le cooperative: preparazione del bilancio della campagna agricola (e questo permette di fissare i prezzi, ma anche di aiutare nelle scelte future).

Mercoledì pomeriggio sono partito da Baoro per Bozoum, insieme all’equipe Caritas. Sul posto c’erano gli altri volontari: una squadra ben organizzata e abituata a questo lavoro.

Giovedì mattina mettiamo qualche faro sugli stand, per avere un po’ di luce durante la notte. E in serata iniziano ad arrivare le cooperative. I 3 camion di Bocaranga, Ndim e Ngaundaye arriveranno nella notte e nei giorni seguenti, perché rimangono impantanati nel fango a 12 km da Bozoum!

Venerdì mattina, 27 gennaio, tutto è pronto. I ragazzi dell’ultimo anno del nostro liceo St.Augustin sono impeccabili nelle loro divise, e nei 3 giorni della fiera saranno preziosissimi per l’accoglienza delle cooperative, la raccolta dei dati e l’aiuto nelle vendite.

Alle 9 arriva l’équipe del Ministero dell’Agricoltura; il Direttore di Gabinetto, e altri direttori (che seguiranno con piacere e attenzione tutta la Fiera). E si inizia con qualche breve discorso, e con la sfilata delle cooperative, che presentano, con fierezza, alcuni prodotti.

Dopo la cerimonia visitiamo tutti gli stand, e alla fine il rappresentante del Ministero dell’Agricoltura incontra autorità e alcuni rappresentanti delle cooperative e della popolazione, per un paio di ore di ascolto sulle problematiche e le speranza di Bozoum e della regione.

Gli stand sono una festa di colori e di sorrisi: il lavoro di tanti mesi trova qui la bellezza dei prodotti, la gioia di esporre (e di mostrare l’aspetto positivo dell’agricoltura) e la soddisfazione di vendere tanti prodotti in poco tempo.

In pomeriggio iniziamo la visita degli orti in città.

E qui, due grandi e belle sorprese: il numero degli orti è raddoppiato, quest’anno (arrivando a oltre 5 ettari), e tra i 39 orti, 5 appartengono a giovani alunni delle medie e liceo locali. Segno che il lavoro degli orti è visto come una possibilità di crescita e di sviluppo.

Sabato mattina riprende la Fiera, e riprendiamo le visite degli orti: non vogliamo lasciare nessuno deluso: ma la fatica svanisce di fronte a orti che sembrano quadri, con tanta verdura il cui verde spicca tra il rosso della terra e il sole a picco.

Sabato pomeriggio metto insieme i risultati: abbiamo due concorsi, uno per gli espositori e un altro per gli orti. E ci saranno premi per i più bravi.

Domenica mattina celebro la Messa alle 6.15, e poi la Fiera riprende. E in pomeriggio arriviamo alla conclusione con la piccola premiazione dei migliori espositori, degli orti più belli, ma anche dei 5 ragazzi e ragazze che hanno creato il loro orto.

È tutto molto semplice, ma c’è molta gioia, e molta fierezza nei volti dei giovani, degli uomini e delle donne premiati. Non a caso, il titolo della Fiera è “Orgueil paysan”. Orgoglio contadino!

Di seguito una gallery delle foto della fiera di Bozoum

 

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