Oromia. Un altro massacro di civili è stato registrato nell’area di Qelen Wollega, a circa 400 km ad ovest della capitale, Addis Abeba.
Circa 160 persone sarebbero state uccise dall’Oromo Liberation Army, così come riferito dal governo etiope.
E’ stato lo stesso Primo Ministro Abiy Ahmed a darne notizia attraverso i canali istituzionali.
Le uccisioni sarebbero iniziate alle prime ore di lunedì, ma i dati di cui siamo in possesso, sul numero dei morti e sugli autori del massacro non possono essere verificate in maniera indipendente. Questo anche a causa della chiusura di ogni canale di comunicazione e all’impossibilità di accesso all’area dalle ore 12 di ieri.
“I membri del gruppo Shene (OLA) in fuga dagli attacchi delle forze di sicurezza (governative) stanno mettendo in pericolo i cittadini di West Wellega”, ha detto Abiy in un tweet lunedì, aggiungendo che sono in corso operazioni per inseguire i ribelli.
“I cittadini nell’area di Qellen Wellega della regione di Oromia sono stati vittime di un massacro”.
L’annuncio del Primo Ministro arriva a tre settimane dall’uccisione di circa 400 civili, sempre di etnia ahmara, in attacchi attribuiti all’OLA (da parte governativa viene utilizzato il termine “Shene”), nella zona di Tole.
Responsabilità rispedite al mittente allora, come oggi, dallo stesso portavoce dell’OLA, Odaa Tarbii. In un tweet di ieri, 5 Luglio, ha riferito dell’occupazione della città di Qelem Wollaga, inclusa Machaara d parte di 2 divisioni dell’ENDF.
Le uccisioni dei contadini ahmara in Oromia stanno mettendo sotto pressione l’esecutivo guidato da Abiy Ahmed.