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Etiopia, le truppe tigrine consegnano le armi pesanti all’esercito

Durante una conferenza stampa tenutasi ieri a Mekelle, è stata confermata la cessione delle armi pesanti all’ENDF da parte delle Tigray Defence Forces.

Le armi pesanti sono state immagazzinate nella città di Agula dalle truppe tigrine prima di essere consegnate alle truppe federali di stanza in una caserma poco lontana.

Agula, luogo dove sono state immagazzinate le armi pesanti del TDF
Agula, luogo dove sono state immagazzinate le armi pesanti del TDF

La conferma è arrivata anche dal comitato dell’Unione Africana che monitora l’applicazione degli accordi di Pretoria dello scorso 2 Novembre 2022 e dal portavoce del Tplf, Getachew Reda.

Durante la consegna degli armamenti, il rappresentante delle Tdf, Mulugeta Gebrechristos, ha affermato come questo  sia un passo fondamentale per la completa restaurazione della pace. Aleme Tadesse, ufficiale dell’esercito federale a nome della parte governativa ha invece detto: “Tutti noi siamo parte di un’unica Etiopia. L’esercito federale e le Forze di difesa del Tigray hanno abbandonato, in un clima di comprensione reciproca e di pace, le rispettive posizioni“.

Il disarmo del TDF è uno dei punti fondamentali degli accordi sottoscritti tra le parti tre mesi fa. Ma l’attuazione dell’accordo prevede anche il ripristino dei servizi di base e della sicurezza e il ritiro delle truppe eritree dalla regione.

Il 22 Dicembre la polizia federale etiope ha preso possesso del capoluogo, Mekelle, come previsto dalla prima fase dei colloqui, tenutisi a Nairobi, sotto la supervisione di un comitato di 10 delegati dell’Unione Africana, scelti dalle parti in causa, che con un mandato di sei mesi avrà il compito di monitorare l’attuazione di quanto esplicitato nel documento.

Etiopia. A Nairobi Governo e Tplf firmano l’intesa. Il testo completo

Non solo disarmo. Al centro dell’intesa vi è infatti il ritiro completo delle truppe “straniere”, leggasi eritree. Anche se il ritiro dei soldati eritrei è documentato e confermato sul campo, avviene in maniera lentissima ed in alcune zone, al nord della regione, la loro perdurante presenza rende il processo molto più complicato.

Fonti e testimonianze video ci indicano che truppe eritree possono ancora essere viste in città, fare la spesa nei mercati di Adwa, mangiare nei ristoranti di Shire e aggirarsi ad Aksum a conferma di quanto lamentato dalla leadership del Tplf.

il dato nel report del Tygray Emergency Coordination Center
Il dato nel report del Tygray Emergency Coordination Center

Un report  del Tigray Emergency Coordination Center stilato con dati delle ONG e delle Nazioni Unite ha rendicontato a 3708 le uccisioni di civili da parte delle truppe eritree dal 30 Dicembre 2022 ad oggi.

La situazione dell'accesso alla regione del Tigray. Ph: Unocha
La situazione dell’accesso alla regione del Tigray. Ph: Unocha

L’Unocha nel suo ultimo report del 5 Gennaio conferma come la distribuzione di aiuti umanitari e medicinali prosegua e incrementi nel tempo, ma anche come molte parti del Tigray rimangano ancora difficilmente raggiungibili.

La mancanza di gasolio e di denaro contante influiscono sulla distribuzione degli aiuti (c’è da sottolineare come 28 filiali della Wegagen Bank abbiano riaperto, ma la loro concentrazione è tutta nella zona urbana di Mekelle).

Tra il 15 novembre e il 30 dicembre, il governo etiope e i partner umanitari hanno trasportato 2.740 camion di aiuti umanitari e 309 di medicinali e materiale sanitario nella regione.

Delle 5,4 milioni di persone che necessitano di immediata assistenza, sono 3,5 quelle raggiunte dagli aiuti, ma i dati di malnutrizione specialmente dei neonati e dei bambini rimane allarmante.

Dei 25.793 bambini sottoposti a screening durante la settimana (18-24 dicembre), 8.564 di loro o il 33,2% sono stati identificati con malnutrizione acuta moderata (MAM) e 1.022 bambini o il 4% sono stati identificati con malnutrizione acuta grave (SAM).

Anche se la Ethiopian Airlines il 28 Dicembre ha ripreso i voli commerciali verso Mekelle, ad oggi resiste un bando per il quale tutti gli uomini tra i 16 e 45 anni non possono lasciare la regione.

Nella zona di Shire, Alamata e Korem all’inizio di dicembre si è registrata una riattivazione dei servizi bancari ma l’intera regione è ancora priva dei servizi completi, così come del trasporto pubblico e le forniture commerciali.

 

 

 

 

 

 

 

 

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