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Etiopia Egitto

Etiopia ed Egitto riprendono i colloqui sulla diga sul Nilo

A fare da intermediari tra i due paesi vi sarebbero Russia e Sudafrica. Gli ultimi colloqui sulla Grand Ethiopian Renaissance Dam si sono tenuti, insieme al Sudan, nell’aprile del 2021 nella Repubblica Democratica del Congo.

Il Cairo, Egitto. L’interruzione dei rapporti diplomatici tra i tre paesi in merito alla diga ed alle quote idriche da garantire ai paesi a valle, si sono avuto dopo la richiesta de Il Cairo e di Khartoum di far partecipare al tavolo i rappresentanti di Stati Uniti, Unione Europea e Banca Mondiale, oltre quelli dell’Unione africana.

Allo stato attuale non si ha una data precisa per la ripresa dei colloqui ma i paesi hanno espresso la volontà di porre fine alla disputa ultra decennale. La notizia segue quella arrivata nel mesi di giugno alla comunità internazionale sul raggiungimento del 4° stadio di riempimento dell’invaso.

Etiopia Egitto

Il PM Abiy Ahmed ed il Presidente Abdel Fattah al-Sisi si sarebbero incontrati il mese scorso, a margine del  “Summit for a new global financing pact” tenutosi a Parigi il 22 e 23 giugno, un nuovo patto di finanziamento mondiale ospitato dal Presidente francese ospitato dal presidente Emmanuel Macron. I due hanno avuto un secondo contatto il 6 luglio scorso, durante la riunione che i vicini del Sudan hanno avuto a Il Cairo per cercare una soluzione al conflitto che ha inghiottito il paese.

Proprio il Sudan rimane il nodo; è ancora avvolta nel dubbio la sua partecipazione ai colloqui. Il paese, alle prese con la crisi interna dal 15 Aprile scorso, potrebbe risultare il grande escluso alla contrattazione. Non è ancora chiaro infatti, chi si farà garante degli interessi sudanesi e chi sia il vero interlocutore politico che ne possa tutelare gli interessi.

Etiopia Egitto
La visita del Pm Abiy Ahmed durante l’inaugurazione del 20 Febbraio 2022

Sia l’Egitto che il Sudan infatti, sostengono sostengono che la diminuzione del flusso delle acque potrà sconvolgere il delicato equilibrio alimentare in un momento di aumento dei prezzi e di rapido aumento della popolazione e non per ultimo la sparizione di centinaia di migliaia di posti di lavoro.

Il 97% delle acque potabili e per lirrigazione del paese dipendono dalle acque del Nilo, cosa che ha portato più volte il Presidente al-Sisi a considerare la diga una minaccia allesistenza stessa del paese dei faraoni.

Preoccupazioni che accomunano anche il Sudan. Il Nilo Azzurro è fondamentale per questultimo. 15 chilometri a est della GERD entra nel territorio del Sudan, e in prossimità della capitale sudanese Khartum si unisce al Nilo Bianco, che trova origine in Uganda.

Etiopia, la Grand Ethiopian Renaissance Dam è attiva. Cresce la tensione regionale

A più riprese il governo egiziano ha paventato il ricorso a risposte più o meno gravi, dall’intervento militare alle forti pressioni diplomatiche, ma dall’inizio della costruzione (inaugurata il 20 Febbraio 2022) lopera di ingegneria idraulica ha visto lEtiopia mantenere il punto fermo rispetto le richieste dei due paesi. L’Egitto cerca da dieci anni una mediazione che tenga conto delle necessità dei due destinatari delle acque del Nilo blu, ma Addis Abeba si è sempre rifiutata di firmare un accordo in tal senso, sostenendo che le rassicurazioni, piuttosto che un accordo vincolante, dovrebbero essere sufficienti.

Quando tutte le 13 turbine saranno attive la Grand Ethiopian renaissance Dam avrà una capacità di generazione totale di 5.150 MW e una produzione di energia annuale di 15,76 TWH. Lopera iniziata nel 2011, con una capacità di riempimento di 74 miliardi di metri cubi dacqua, ha visto il primo riempimento della diga nell’estate 2020 e il secondo nel luglio 2021.

Oggi l’ottica sulla diga potrebbe avere degli sviluppi, con la creazione di un organismo regionale che rappresenti tutti gli 11 paesi del bacino del Nilo, incaricato di occuparsi della conservazione dell’acqua, il coordinamento tra le nazioni e la mitigazione degli effetti della siccità che sta colpendo da 4 anni l’intero Corno d’Africa.

L’Egitto si offrirà anche di collegare l’Etiopia alla sua rete elettrica nazionale per aiutare gli ambiziosi piani di sviluppo etiopi per portare milioni di persone fuori dalla povertà, hanno detto le fonti. A ciò si è aggiunta l’offerta egiziana di messa a disposizione dell’esperienza acquisita dalla gestione dei propri progetti idroelettrici, nella costruzione di impianti per il trattamento delle acque e in quelli di irrigazione.

In Africa si sta giocando una partita che travalica i confini del continente

 

 

 

 

 

 

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