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Chefchaouen, perla blu del Marocco. Un piccolo paradiso nascosto al turismo di massa

Chefchaouen è una delle città più incantevoli del Marocco, un piccolo paradiso ancora nascosto al turismo di massa, fino agli anni ‘50 era proibita per motivi religiosi e solo i fedeli potevano raggiungerla.

Fondata nel 1471, si adagia su una valle, ai piedi delle aspre montagne del Rif, la città vecchia si espande verso l’alto della montagna, in prossimità delle sorgenti di Ras al-Ma, mentre la parte nuova si è sviluppata più in basso.

Tra le attrazioni principali sicuramente la Medina, il cui cuore principale è l’affascinante piazza Uta el-Hammam, ricca di bar, ristoranti e negozi di artigianato, è la zona più turistica.

Da vedere la fortezza di Kasbah, eretta tra il XV e il XVI secolo per volere del fondatore della città, Moulay Ali Ben Moussa Ben Rached El Alami. Formata da 11 torri, dove è possibile salire e ammirare il panorama mozzafiato della città, e all’interno si trova anche un verdeggiante giardino.

Sempre all’interno della Medina è possibile ammirare la grande moschea di Tarik-Ben-Ziad che nasconde un minareto ottagonale.

Uno dei principali accessi alla Medina è la porta Bab el Ain ed è situata lungo il lato meridionale, caratteristica la facciata color terracotta, con un piccolo arco per accedere nella Medina.

Perdersi tra le piccole vie dal tracciato irregolare, circondate da casette dipinte di blu di questa città decisamente pittoresca è un’emozione da non perdere. Ogni porta, finestra e muro è dipinto di blu, il blu domina ogni punto della città, sembrerà ad ogni angolo di intravedere il mare. È impossibile non innamorarsene!

Credits photo Heidi Kaden

 

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