La campagna elettorale per le presidenziali del 20 dicembre 2023 nella Repubblica Democratica del Congo…

Burundi – Repubblica Democratica del Congo, il bilancio dell’incontro dei due presidenti
Cominciata sabato pomeriggio, la visita in Burundi del Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Felix Tshisekedi, si è conclusa lunedì 24 maggio. Sono stati tre giorni di incontri solenni tra la capitale economica del Burundi, Bujumbura, e la capitale politica Gitega. Il presidente burundese Evariste Ndayishimiye e le altre autorità burundesi hanno organizzato un’accoglienza festosa e sontuosa che esprime efficacemente l’importanza che attribuiscono al viaggio del Capo di Stato congolese: folla all’aeroporto sia all’arrivo che alla ripartenza di Tshisekedi, 21 colpi di cannone nel palazzo presidenziale e la piantumazione di due alberi nel giardino, nonché un grande banchetto in suo onore, oltre a tutte le altre attività più istituzionali, come colloqui, incontri e sopralluoghi.
I due leader hanno dialogato su numerosi argomenti, i più importanti dei quali sono stati il comparto agricolo, lo sviluppo infrastrutturale e la sicurezza.
Sul primo tema, le coppie presidenziali burundesi e congolesi hanno visitato varie realtà burundesi del settore agroalimentare, come l’Istituto Regionale per la Ricerca Agronomica e Zootecnica (IRAZ) e la “Lifeway”, una moderna fattoria con più di 600 mucche con una capacità produttiva di 2500 l/giorno, nella zona di Buringa, che Tshisekedi ha detto di dover replicare nel suo Paese:
Avant de clôturer la visite officielle du Président Tshisekedi au #Burundi, les Couples présidentiels burundais et congolais ont effectué une descente à Buringa où est basée la “Lifeway”, une ferme moderne qui compte plus de 600 vaches ayant une capacité de production de 2500l/j. pic.twitter.com/CnVmQZWlmE
— Ntare Rushatsi House (@NtareHouse) May 23, 2022
Più articolato, invece, il secondo tema al centro delle discussioni, quello della costruzione di una ferrovia che collegherà la città di Kindu (RDC) al porto di Dar es Salaam, via Burundi, e che dovrebbe consentire l’apertura del Sud Kivu e Maniema, a est Repubblica Democratica del Congo. Si tratta del progetto che sta più a cuore al presidente Felix Tshisekedi, come ha detto lui stesso all’arrivo in Burundi.
Accueilli avec enthousiasme par une forte délégation de la communauté congolaise du Burundi, le couple présidentiel de la RDC s'est rendu ensuite au Palais présidentiel burundais où les deux chefs d'État ont eu un tête-à-tête de près de 2 heures. pic.twitter.com/K2wH3vMPiB
— Présidence RDC 🇨🇩 (@Presidence_RDC) May 21, 2022
Infine, le due parti hanno insistito sul fatto che “la sicurezza resta la priorità” e che “si farà il punto della situazione ogni trimestre”, ma nulla è emerso su un accordo militare segreto che legherebbe i due paesi. Da mesi nell’est della RDC si segnalano scontri tra il gruppo ribelle burundese RED-Tabara e più di mille soldati burundesi che tentano di stanarlo.
Le Président #Ndayishimiye a appelé de ses vœux une consolidation des relations d’amitié et de bon voisinage. Il a salué les efforts du Président Tshisekedi dans la sauvegarde de la paix, notamment le dialogue entamé avec les groupes armés pour asseoir la paix dans toute la #RDC. pic.twitter.com/UyNQH6O8Ll
— Ntare Rushatsi House (@NtareHouse) May 23, 2022
L’incontro tra Ndayishimiye e Tshisekedi, dunque, è un tassello importante nel processo di consolidamento dell’amicizia e delle relazioni di buon vicinato dei loro rispettivi Paesi. In particolare, il presidente burundese ha elogiato gli sforzi dell’omologo congolese per salvaguardare la pace, in particolare il dialogo avviato con i gruppi armati per stabilire un cessate il fuoco in tutta la Repubblica Democratica del Congo.
Com’è usuale, non c’è stata alcuna conferenza stampa, dunque non è stata posta alcuna domanda ai due presidenti da parte dei giornalisti sui temi discussi durante il summit; tuttavia, il viaggio è certamente un forte segno di riconciliazione: “Non vedo l’ora di rivederti”, ha detto Tshisekedi al “fratello Evariste”, dandogli appuntamento al vertice dell’Unione Africana che si apre domani, 25 maggio, a Malabo, in Guinea Equatoriale.
The AU has adopted various policy instruments & normative frameworks including the Lome Declaration (2000), the Protocol establishing the PSC (2002), & the African Charter on Democracy, Elections and Governance (ACDEG) (2007), which spell out sanctions against military takeovers pic.twitter.com/QguODqAhmm
— African Union (@_AfricanUnion) May 24, 2022
Questo vertice continentale è molto atteso perché, dopo aver adottato vari strumenti politici e quadri normativi, come ad esempio la Carta africana per la democrazia, le elezioni e il governo (ACDEG) nel 2007, che prevede sanzioni contro il riarmo militare, l’Unione Africana intende potenziare il settore della sicurezza e della società civile, intendendo aumentare la collaborazione tra gli Stati membri al fine di prevenire i (frequenti) cambiamenti incostituzionali nel continente.