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Aboubakar Soumahoro: non riuscirete mai a uccidere le mie idee

Aboubakar Soumahoro, nato il 6 giugno 1980 a Bétroulilié, in Costa d’Avorio, è un sindacalista e politico italiano eletto tra le file di Europa Verde come deputato nella XIX legislatura. Da oltre 20 anni Soumahoro si occupa dei diritti dei lavoratori e di tutte le persone in difficoltà contro ogni forma di sfruttamento e discriminazione. Giunto in Italia nell’anno 1999, all’età di 19 anni, Aboubakar Soumahoro si laurea nel 2010 in Sociologia presso l’Università “Federico II” di Napoli, ottenendo un voto di 110/110 con una tesi su “Analisi sociale del mercato del lavoro. La condizione dei lavoratori migranti nel mercato del lavoro italiano: persistenze e cambiamenti”. Tra i fatti degni di nota in merito al suo attivismo, possiamo citare il giorno 16 giugno 2020, quando Aboubakar, per protesta, con uno sciopero della fame e della sete, si è incatenato nei pressi di Villa Doria Pamphilj, località degli Stati Generali dell’Economia presieduti allora dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tutto questo con lo scopo di essere ascoltato e ricevuto dal Governo, riuscendo alla fine ad essere ascoltato dal Presidente Conte, facendo così richiesta di una “patente del cibo”, ovvero una certificazione che prevede una dettagliata serie di informazioni sulla provenienza di un prodotto realizzato senza sfruttamento. Ma arriviamo ai giorni nostri. Aboubakar Soumahoro in lacrime in un video pubblicato sui suoi canali social nella giornata di domenica 20 novembre 2022 ha dichiarato : “Mi volete morto, da una vita lotto per i diritti delle persone”. Il suo sfogo in rete è dovuto alle polemiche degli ultimi giorni in merito al presunto sfruttamento e ai mancati pagamenti dei lavoratori nelle cooperative gestite dalla moglie e dalla suocera di Soumahoro. Un fatto che ha visto l’apertura di una inchiesta da parte della procura di Latina. Non sono mancati gli attacchi da parte di chi vede Soumahoro come un nemico, come un pericolo, soprattutto a causa delle sue idee e delle sue battaglie a favore degli ultimi. Riportiamo qui alcune frasi contenute nel video pubblicato da Aboubakar Soumahoro: “Mi dite che cosa vi ho fatto? È tutta la vita che lotto per i diritti delle persone, da una vita… Vent’anni per strada a lottare per dare dignità alle persone. La mia vita è stata caratterizzata dalla lotta contro qualsiasi forma di sfruttamento. Voi mi volete morto. Voi mi volete distruggere ma avete paura delle mie idee. Pensate di seppellirmi ma non ci riuscirete. Sono giorni che non dormo. Ho lottato per le persone che voi avete abbandonato. Mia moglie è disoccupata, ed è iscritta all’Inps, non possiede allo stato attuale nessuna cooperativa. Perché non parlate con lei? Quando l’ho conosciuta lavorava già nell’ambito dell’accoglienza. Parlate con mia suocera, chiedete a lei che è proprietaria della sua cooperativa. Sarò il primo a scioperare con i dipendenti e a lottare per i loro diritti. Voi mi volete morto, ma non riuscirete mai a uccidere le mie idee”.

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