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Zambia: liberate 13 donne rapite e segretate per mesi in una casa di Lusaka

Tutte di età compresa tra i 17 e i 28 anni, tredici donne sono state trovate lunedì 3 ottobre 2022 e liberate da una prigionia che durava da sei mesi a Lusaka, capitale dello Zambia. Erano state rapite in primavera a scopo estorsivo.

Al momento è stato arrestato un solo rapitore, che sta collaborando alle indagini. All’inizio del loro crimine, i malviventi avevano inviato un video alle famiglie delle donne rapite per chiedere un ingente riscatto per poterle rilasciare, per cui la polizia dello Zambia si era subito messa alla ricerca del nascondiglio, ma senza esito.

La liberazione delle tredici donne è avvenuta in maniera casuale e rocambolesca, perché lunedì una delle ragazze, Pamela Chisupa, è riuscita a scavalcare il muro del luogo in cui erano rinchiuse, allertando i vicini, i quali hanno fatto irruzione per salvare il resto delle giovani. Il luogo della prigionia è una casa di Chalala, una zona residenziale di Lusaka, e all’interno sono stati trovati sparsi un po’ ovunque assorbenti e preservativi, ma anche una bara, il cui allestimento ricorda un altarino devozionale. Una delle donne è incinta, per cui si teme che siano state ridotte in schiavitù sessuale e ripetutamente violentate.

In Zambia la notizia è stata accolta con entusiasmo sui social-media e Robby Chitambo, il ragazzo che per primo ha allertato i suoi amici ed è entrato nella casa per liberare le donne, è ritenuto un eroe nazionale:

Il capo della polizia dello Zambia, Lemmy Kajoba, ha spiegato la dinamica della liberazione delle donne e ha aggiunto che sono state tutte visitate dai medici. Al contempo, tuttavia, non mancano le polemiche sull’inefficienza delle forze dell’ordine e sospetti su possibili collusioni dei servizi segreti.

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