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Zambia, clima di brutale repressione con l’approssimarsi delle elezioni di agosto

Il Fronte popolare, al potere in Zambia dal 2011, cerca la riconferma alle elezioni del 12 agosto. Sotto la presidenza di Edgar Lungu (nella foto), dal 2016, la situazione dei diritti umani è peggiorata drasticamente e questi mesi di campagna elettorale ne sono la conferma.

Numerosi leader dell’opposizione politica e attivisti sono finiti in carcere, mezzi d’informazione indipendenti come il quotidiano The Post e Prime Tv sono stati chiusi, le proteste sono state sistematicamente sciolte con la violenza se non vietate, ultimamente, con la scusa del Covid-19.

Le autorità del Fronte popolare sono implacabili contro chi dissente: il 9 marzo un ragazzo di 15 anni è stato arrestato per aver criticato il presidente Lungu su Facebook ed è ancora in attesa del processo. Al contrario, garantiscono totale impunità alle forze di polizia, responsabili di molte uccisioni durante le manifestazioni dell’opposizione nel corso di questi cinque anni: offrono manciate di soldi come risarcimento ma non processano gli autori degli omicidi.

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