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Yilian Cañizares, voce e musica dall’Africa ai Nuovi Mondi afro-ispano-caraibico

Yilian  Cañizares è nata a Cuba da genitori africani e con il suo violino, con cui accompagna la sua voce, racconta l’Africa e i nuovi mondi con la sua musica.

Raffinata cantante e violinista si è affermata a livello internazionale con importanti collaborazioni (Omar Sosa, Ibrahim Maalouf, Youn Sun Nah, Richard Bona, Chucho Valdés, Roberto Fonseca, Dhafer Youssef, El Comité) e concerti in tutto il mondo, attualmente è in tour con Omar Sosa per presentare il loro album “Aguas”, pubblicato nel 2018.

Si tratta di un’artista davvero molto particolare che unisce in sé l’eleganza del jazz e la forza della musica latina. La sua musica e il suo stile sono senza dubbio un esempio di integrazione multiculturale.

La Cañizares esplora il percorso che dall’Africa porta ai Nuovi Mondi afro-ispano-caraibico-americani, quel laboratorio che ha permeato di sé gran parte della cultura musicale africano-americana e che oggi va espandendosi e affermandosi in quegli Stati Uniti dove, non casualmente, lo spagnolo è diventato la seconda lingua ufficiale.

Non a caso accompagnata da un gruppo di musicisti di nazionalità e cultura diversa, denominato “The Maroons” (espressione anglofona usata per indicare le comunità e le etnie che discendono dai primi Cimarronischiavi africani fuggiti dalle piantagioni e rifugiatisi nella foresta), Yilian Canizares dipinge un affresco musicale espressione di un meticciato contemporaneo.

“ERZULIE” è un album nato da una commistione di culture diverse tra loro ma allo stesso tempo molto simili come quella haitiana, che ha ispirato l’artista nella realizzazione di questo disco, e quella cubana. L’album esplora la realtà culturale e musicale di Haiti (Erzulie è una dea del Vodou haitiano, l’essenza della femminilità e della passione), che non poco ha in comune con la ritualità afro-cubana.

Da Haiti, con la figura di Toussaint l’Ouverture (rivoluzionario haitiano afroamericano, ex schiavo che guidò la rivolta degli schiavi di Saint-Domingue), nascono le grandi rivolte degli schiavi nelle Americheuno spirito libero, fiero e indipendente che emerge in ogni singolo brano dell’album “Erzulie”.

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