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Tanzania, malattia sconosciuta fa tre morti. Perdita di sangue e dei sensi i sintomi

[Un importante aggiornamento su questa notizia è del 31 luglio 2022: “Tanzania: la malattia misteriosa è leptospirosi. La situazione è sotto controllo“] Nella regione di Lindi, nel sud della Tanzania, c’è un focolaio di una malattia sconosciuta che, stando alle prime descrizioni, causa emottisi nasale e perdita dei sensi, in alcuni casi portando alla morte.…

[Un importante aggiornamento su questa notizia è del 31 luglio 2022: “Tanzania: la malattia misteriosa è leptospirosi. La situazione è sotto controllo“]

Nella regione di Lindi, nel sud della Tanzania, c’è un focolaio di una malattia sconosciuta che, stando alle prime descrizioni, causa emottisi nasale e perdita dei sensi, in alcuni casi portando alla morte. Secondo un primo rapporto del Ministero della Salute tanzaniano, diffuso il 13 luglio, a 13 persone è stata diagnosticata una malattia ignota e tre di loro sono morte, tutte nel villaggio di Mbekenyera, nel distretto di Ruangwa.

La prima a dare notizia della malattia è stata la presidente tanzaniana Samia Suluhu, il 12 luglio a Dar es Salaam, in occasione dell’AMECEA, l’assemblea generale annuale dell’Associazione dei Membri delle Conferenze Episcopali dell’Africa orientale, con rappresentanti di otto Paesi, ovvero Zambia, Malawi, Kenya, Uganda, Sudan, Etiopia, Eritrea e, ovviamente, Tanzania. Durante il discorso di apertura del convegno, Suluhu ha spiegato che il governo ha inviato un team di esperti nella regione per stabilire la natura della malattia e le sue cause, così da elaborare misure di prevenzione. Come ha riportato BBC-Swahili, la presidente ha ammesso che “Non sappiamo cosa sia, tanti scienziati e sanitari si sono trasferiti nelle aree del focolaio cercando di capire di cosa si tratti”. Siccome la malattia provoca perdite di sangue dal naso, sembrerebbe legata alla pressione sanguigna, ma Suluhu ha espressamente detto che è “una malattia mai vista”. Nonostante ciò, la presidente ha avanzato anche una possibile ragione all’origine della patologia: “è tutto perché stiamo distruggendo l’habitat delle creature create da Dio, le stiamo spostando verso di noi, per cui ci stiamo portando le loro malattie” (va detto, però, che il convegno dell’AMECEA quest’anno è sui temi della salvaguardia dell’ecosistema).

Secondo quanto affermato dall’ufficiale medico capo della Tanzania, Aifelo Sichalwe, durante il briefing con i media a Dodoma, capitale della Tanzania, i primi pazienti ricoverati nel centro sanitario di Mbekenyera, per ora unico focolaio registrato, si sono presentati il 5 e il 7 luglio, mostrando sintomi di febbre, epistassi nasale, mal di testa e affaticamento: “Al 12 luglio c’era un totale di 11 pazienti, di cui tre sono morti. Tuttavia, altri due pazienti sono stati isolati al centro sanitario di Mbekenyera, poi dimessi, e altri cinque pazienti si sono isolati nelle loro case nel distretto di Kilwa”.

Il dott. Sichalwe ha aggiunto che il Ministero della Sanità ha costituito un gruppo di esperti del dipartimento di Medicina d’urgenza, impegnato a condurre ulteriori indagini epidemiologiche e cliniche, in attesa dei risultati di altri testi di laboratorio. Gli sforzi, inoltre, sono rivolti anche alla ricerca di altre persone con sintomi, dunque in direzione della diagnosi precoce e l’isolamento, in modo da prevenire un’ulteriore diffusione della malattia.

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Guido Gargiulo

Appassionato di Taiwan, Asia e Africa. Laureato in Lingue e Culture dell’Europa e delle Americhe presso l’Università L’Orientale di Napoli, ho approfondito lo studio del cinese al Taiwan Mandarin Educational Center e all’Istituto Confucio. L’Africa ha sempre avuto un posto speciale nel mio cuore, con studi anche del Kiswahili, una delle lingue più parlate nel continente.

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