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Tanzania: la malattia misteriosa è leptospirosi. La situazione è sotto controllo

Lo scorso 12 luglio la Presidente della Tanzania Samia Suluhu diede pubblicamente la notizia della scoperta di un focolaio di una malattia sconosciuta nella regione di Lindi, nel sud del Paese. Il governo inviò un team di esperti per stabilire la natura della malattia e le sue cause, così da elaborare misure di prevenzione. Ci fu una certa preoccupazione, anche perché in quei giorni si contarono almeno tre morti tra le 13 persone contagiate, come riferimmo su “Focus on Africa”. L’altro giorno, il 29 luglio, il Ministero della Salute tanzaniano ha diffuso un comunicato (qui il PDF in swahili) in cui spiega che la malattia è la cosiddetta “Febbre di Mgunda”, cioè la leptospirosi, come confermato da analisi di laboratorio del 18 luglio (qui il PDF in swahili), e che il focolaio è sotto controllo.

Come ha argomentato la Ministra della Salute, Ummy Mwalimu (in foto), durante una conferenza stampa con i giornalisti a Dar es Salaam, “il numero di pazienti confermati affetti dalla malattia, nel Paese, è di 20, di cui tre sono morti”. Inoltre, ha aggiunto, ad oggi tutti i pazienti ricoverati sono stati autorizzati a tornare a casa, dove proseguono le loro terapie e le loro vite quotidiane: “Questa malattia è curabile utilizzando medicinali disponibili nei Centri Sanitari di tutto il Paese”. Un’ulteriore informazione riguarda le persone che hanno interagito con i pazienti, i cosiddetti ‘casi-contatto’, i quali risultano fino ad ora tutti negativi alla leptospirosi; infatti, “raramente questa malattia viene trasmessa da una persona all’altra”.

La leptospirosi è una zoonosi, cioè una malattia infettiva che può essere trasmessa dagli animali agli esseri umani o viceversa, causata da batteri del genere Leptospira. L’infezione avviene per contatto diretto con urina e tessuti di animali infetti, soprattutto roditori, o indirettamente attraverso il contatto con acqua o terreno contaminati, attraverso le mucose dell’occhio, del naso o della bocca, o ferite e lesioni della cute, per cui è spesso classificata anche come malattia professionale, ad esempio degli allevatori, degli operai che lavorano nei mattatoi e nelle fognature. L’infezione da Leptospira non sempre provoca la malattia, ma i principali sintomi sono simili all’influenza, scomparendo spontaneamente, per cui spesso molte infezioni da Leptospire non vengono riconosciute. Meno frequentemente l’infezione può causare una malattia più grave, potenzialmente letale, con gravi danni a carico di molti organi, tra cui il fegato e i reni, e con febbre, mal di testa, dolori muscolari, affaticamento, epitassi, nausea, diarrea.

In Tanzania, gli esperti stanno comunque continuando a compiere ricerche sulle persone e sugli animali, oltre che sull’ecosistema della zona di Mbekenyela, dove si sono concentrati i casi delle scorse settimane. Il Ministero della Salute ha raccomandato ai cittadini di prendere tutte le precauzioni necessarie per proteggersi dalla malattia, come ad esempio evitare di usare acqua o oggetti contaminati da urina animale, dunque di bere solo acqua bollita e di pulire tutte le superfici.

La Ministra Ummy Mwalimu, infine, ha assicurato che la malattia non rappresenta una minaccia in Tanzania in quanto può essere diagnosticata, curata e controllata, ma ha anche invitato gli ufficiali medici regionali e distrettuali a rafforzare il sistema integrato di sorveglianza e risposta alle malattie, così da rilevare e controllare in tempo eventuali nuove epidemie.

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