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Sudafrica, sono riemersi in superficie gli oltre 500 minatori bloccati sottoterra da giorni

Dopo oltre tre giorni trascorsi nelle profondità della miniera Gold One a Springs, a est di Johannesburg, in Sudafrica, tutti i minatori sono emersi dal sottosuolo, seguendo tunnel diversi e poi proseguendo la protesta in superficie.

La vicenda era piuttosto intricata e drammatica, perché riguardava una disputa tra due organizzazioni sindacali: una affermava che i lavoratori erano ostaggio di gruppi armati, mentre l’altra sosteneva che stessero compiendo un sit-in per il riconoscimento dei propri diritti. Per approfondimenti, rimandiamo all’articolo di “Focus on Africa”:

Sudafrica, 543 minatori sottoterra da 72 ore a causa di una disputa sindacale

È possibile che entrambe le spiegazioni siano vere, ossia che, di fondo, i lavori abbiano avviato una protesta per chiedere che l’Associazione dei minatori e il sindacato delle costruzioni siano riconosciuti come il sindacato di maggioranza nella miniera, ma che una parte di loro abbia costretto con la forza l’altra a restare sottoterra per oltre 72 ore, tant’è vero che mercoledì scorso ben 113 persone erano riemerse dicendo di essere riuscite a scappare.

Con il passare delle ore e dei giorni, alcuni minatori hanno avuto bisogno di cure mediche e le lavoratrici hanno accusato problemi di igiene.

La polizia ha confermato che verrà aperto un caso di rapimento e aggressione e afferma di aver recuperato armi che avrebbero potuto essere utilizzate nella tragedia degli ostaggi.

Con la disputa irrisolta sull’appartenenza al sindacato, si spera che adesso le parti interessate indichino una strada da seguire.

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