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Sahara Occidentale, Intergruppo parlamentare chiede all’Ue interventi più determinati

Dopo la rielezione dell’ex senatore Stefano Vaccari, promotore dell’intergruppo di amicizia con il popolo Saharawi nella 15esima legislatura, l’organismo parlamentare si e ricostituito nelle scorse settimane sempre presieduto da Vaccari, oggi deputato.
Hanno aderito  parlamentari sia di maggioranza che di opposizione, in continuità con le precedenti legislature. L’obiettivo è sostenere istituzionalmente le iniziative del popolo Saharawi cacciato dai propri territori dai militari marocchini che occuparono impunente quell’area dopo la decisione della Spagna di rinunciare all’assurda “sovranità” coloniale. A nulla sono valse le iniziative internazionali, deliberate dall’assemblea generale dell’ONU per lo svolgimento di un referendum per l’autodeterminazione del popolo Saharawi. Le notizie di questi giorni che provengono dal Parlamento Europeo confermano quanto più volte denunciato dall’Intergruppo parlamentare italiano in sintonia con quello europeo. Ci sono forze e politici che hanno lavorato per mantenere la posizione di dominio del Re del Marocco, di condizionamento delle scelte del Parlamento europeo, e che contrastano gli aneliti di libertà, non violenza e di giustizia espressa da oltre 40 anni dal

Fronte Polisario in rappresentanza di tutto
il popolo Saharawi. Continueremo a batterci in direzione ostinata e contraria proponendo al Parlamento italiano la discussione di una mozione per impegnare il Governo ad un’azione decisa per il rispetto dei diritti umani nel Sahara Occidentale e lo svolgimento del referendum per l’auto determinazione di questo popolo dimenticato.

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