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Rwanda, l’ad di Eni Claudio Descalzi incontra il presidente Paul Kagame
Il 4 novembre 2021, l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha incontrato a Kigali il Presidente del Rwanda, Paul Kagame, e il Ministro del Commercio e dell’Industria Beata Habyarimana. Lo scopo dell’incontro ha riguardato la possibile collaborazione negli ambiti della transizione energetica e dell’economia circolare, in una prospettiva regionale.
Today at Urugwiro Village, President Kagame received CEO of @eni, Claudio Descalzi and his delegation for discussions on possible collaborations in the fields of energy transition and circular economy in a regional perspective. pic.twitter.com/lJjduj36sW
— Presidency | Rwanda (@UrugwiroVillage) November 4, 2021
In particolare, le delegazioni di Eni e del Rwanda hanno discusso di come valorizzare l’importante settore agricolo rwandese con progetti nella filiera agroindustriale, come la coltivazione di piante per produrre agro-feedstock per la bioraffinazione. Descalzi e Kagame, inoltre, si sono occupati anche di progetti congiunti di ricerca e sviluppo nei settori della transizione energetica, nonché di possibili investimenti nell’area della conservazione delle foreste e della protezione delle specie a rischio.
L’Ad #Descalzi e il Presidente @PaulKagame hanno discusso di come valorizzare il settore agricolo ruandese con progetti nella filiera agroindustriale, come la coltivazione di piante per produrre agro-feedstock per la #bioraffinazione. #economiacircolare https://t.co/RUohHEfnZh pic.twitter.com/fuRo2zHtOB
— eni (@eni) November 5, 2021
Zephanie Niyonkuru, vicedirettrice del Rwanda Development Board, cioè il dipartimento governativo che integra tutte le agenzie statali impegnate nell’attrazione di investimenti nell’economia nazionale, ha affermato che l’incontro con i vertici dell’azienda italiana è stato positivo, per cui il Paese africano è pronto “a lavorare con Eni su progetti di sostenibilità nell’energia, nella conservazione e in altre aree della green economy in Rwanda e nella regione”.
Eni, originariamente creata dallo Stato italiano come ente pubblico nel 1953 sotto la presidenza di Enrico Mattei, dal 1992 è un’azienda multinazionale sempre più impegnata nella transizione energetica, con l’obiettivo di raggiungere la totale decarbonizzazione entro il 2050, specie nel settore dei trasporti, che attualmente causano circa il 24% delle emissioni globali di anidride carbonica.
L’incontro è particolarmente importante per il Rwanda, che persegue l’ambizioso obiettivo di diventare un’economia a reddito medio entro il 2035, nonché un Paese ad alto reddito entro il 2050. Lo stato rwandese punta ad una crescita economica legata a un sistema di trasporto sostenibile, tenendo conto che non ha sbocchi sul mare, per cui da un lato mira a ridurre i costi di volo e logistica, mentre dall’altro è impegnato da tempo a costruire un sistema di trasporto integrato regionale attraverso reti stradali, trasporti fluviali e linee ferroviarie.
Dal canto suo, l’Eni segue un modello di business “fortemente orientato alla creazione di valore di tutti gli stakeholder nel lungo termine, combinando la sostenibilità economica, finanziaria e ambientale”. Come affermato dall’azienda in un comunicato stampa del giorno successivo, ciò si traduce in una strategia volta a raggiungere il net zero per le emissioni e per l’intensità emissiva, con riferimento all’intero ciclo di vita dei prodotti energetici venduti, rafforzando ulteriormente i propri obiettivi intermedi di decarbonizzazione.