Ieri, 13 marzo, è arrivato in Rwanda il primo lotto di sei BioNTainer (dei container attrezzati) della società farmaceutica BioNTech (Biopharmaceutical New Technologies, con sede in Germania), con cui verranno realizzati vaccini a mRNA per l’intero processo produttivo, dall’inizio alla fine, e poi distribuiti agli abitanti degli Stati membri dell’Unione Africana.
Lo ha reso noto lo stesso presidente rwandese, Paul Kagame, con due tweet in cui ha ringraziato i vertici di BioNTech, Uğur Şahin, Özlem Türeci e Sierk Pötting, nonché alcune realtà internazionali coinvolte nella partnership, come kENUP Foundation, Team Europe, IFC (International Finance Corporation), WHO (Organizzazione Mondiale della Sanità) e Unione Africana:
Our thanks and appreciation to Uğur Şahin, Özlem Türeci, Sierk Pötting & the whole BNT team for the outstanding partnership, as well as to @KenupFoundation, #TeamEurope, @IFC_org, @WHO & @AfricaCDC for key support. pic.twitter.com/Z0QhPASn7M
— Paul Kagame (@PaulKagame) March 13, 2023
Studiato da almeno un anno appositamente per l’Africa, il BioNTainer è una piattaforma per la produzione localizzata e sostenibile di mRNA e consiste in un pacchetto chiavi in mano che include unità di produzione modulari, installazione conforme ai criteri di produzione e formazione del personale. Il prototipo prevede l’uso di 12 container: 6 container equivalgono a un modulo, dove un modulo riguarda l’elaborazione degli elementi e un altro la finalizzazione del farmaco. Le dimensioni di ciascun contenitore rispettano gli standard ISO (dunque 2,6 m x 2,4 m x 12 m), che dunque è facilmente trasportabile tramite cargo, camion o treno, e permettono una produzione di circa 50 milioni di dosi di vaccino Pfizer-BioNTech contro il COVID-19.
Bye bye Europe, hello Africa! The containers for our 1st BioNTainer just arrived in Kigali after a bit more than 24 hours of traveling by truck and plane. Thank you to H.E. President @PaulKagame, his ministers and teams as well as honorable guests. https://t.co/2y8Ph5XRUo pic.twitter.com/NSYipz2A9Y
— BioNTech SE (@BioNTech_Group) March 13, 2023
L’abbreviazione “mRNA” sta per “RNA messaggero” e indica un tipo di RNA, di “acido ribonucleico”, ossia una molecola costituita da una copia transitoria di una porzione del DNA corrispondente a uno o più geni di un organismo biologico. Il concetto di mRNA fu proposto e poi dimostrato nel 1961 da Jacques Monod, François Jacob e dai loro collaboratori dell’Institut Pasteur, che valse loro il Premio Nobel nel 1965. Attualmente, l’mNRA è utilizzato soprattutto per produrre vaccini che attivino il sistema immunitario, come nel caso dei vaccini anti-Covid-19.
Nei piani di BioNTech si dovrà sviluppare una vera e propria rete di produzione che, oltre al Rwanda, coinvolgerà anche il Senegal e, probabilmente, il Sud Africa. In particolare, la collaborazione con il Rwanda va avanti dal giugno 2022, quando furono inaugurati i lavori di costruzione del suo impianto di produzione a Kigali. L’ambizione, tuttavia, va ancora oltre, perché BioNTech sta lavorando a nuovi vaccini basati su mRNA che possano contrastare e prevenire malattie considerate endemiche in larga parte dell’Africa, come la malaria e la tubercolosi: le prime sperimentazioni sull’uomo dei vaccini candidati sono previste proprio in questa prima metà del 2023.