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Burundi, nuovo giro di vite contro società civile: 5 difensori diritti umani in carcere

Il 14 febbraio due esponenti dell’Associazione delle avvocate del Burundi (Afjb) e tre rappresentanti dell’Associazione per la pace e la promozione dei diritti umani in Burundi (Apdh), due gruppi della società civile regolarmente registrati, sono stati arrestati con l’accusa di ribellione e minaccia alla sicurezza interna.

Le due associazioni si occupano di violenza di genere e diritto alla terra.

Sonia Ndikumasabo, Marie Emerusabe e Audace Havyarimana, rispettivamente presidente, coordinatrice e rappresentante legale dell’Afjb, sono stati arrestati insieme a Sylvana Inamahoro, direttrice dell’Apdh, all’aeroporto della capitale Bujumbura mentre stavano partendo per l’Uganda per prendere parte a una riunione con associazioni partner.

Prosper Runyange, coordinatore dei progetti dell’Apdh, è stato fermato a Ngozi e trasferito a Bujumbura il giorno dopo.

Il 16 febbraio il ministro dell’Interno Martin Niteretse ha accusato le due associazioni di collaborare con un’organizzazione non governativa internazionale e di ricevere fondi da quest’ultima: “Al momento, c’è un’elevata probabilità che, attraverso quei fondi, venga finanziato il terrorismo. Dobbiamo essere estremamente attenti a far sì che nessuno disturbi la pace e l’ordine pubblico”, ha dichiarato il ministro.

Il 2 marzo l’alta corte di Bujumbura ha confermato la detenzione preventiva dei cinque imputati, che si trovano nella prigione centrale di Mpimba, sempre nella capitale.

 

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