Nella notte tra il 10 e l’11 settembre la tempesta Daniel si è abbattuta su…

RD Congo: almeno 100 morti a Kinshasa per smottamenti dovuti alle piogge torrenziali
Nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 dicembre, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, una megalopoli di 15 milioni di abitanti, è stata colpita da forti piogge che hanno causato inondazioni e smottamenti dalla periferia fino al centro cittadino. Il bilancio di danni e vittime è ingente, sebbene non sia ancora disponibile alcun rapporto ufficiale da parte delle autorità congolesi.
L’agenzia di stampa internazionale “Reuters” parla di una cinquantina di morti:
Floods kill at least 50 people in Congolese capital – police chief https://t.co/3Zd2wutiaL pic.twitter.com/ia8IaA9Dag
— Reuters Africa (@ReutersAfrica) December 13, 2022
Invece, secondo “Radio Top Congo”, che ha accorpato i dati diffusi tramite internet dalle varie località colpite, le vittime sarebbero oltre 100:
Almeno 38 morti nel comune di Ngaliema, 16 nel distretto di Pigeon, 9 in quello di Kongo, 1 nel distretto di Bumba, 9 nel Djelo-Binza, 3 a Camp Munganga. Altri 30 morti si contanto a Mont-Ngafula, ancora 30 nel comune di Ngaliema e poi 2 a Kimwenza-Gare, 4 a Matadi Mayo, 11 a Matadi Kibala, 11 a Sans fils e 4 verso Musango, 7 in un altro quartiere.
Près de 100 morts à Kinshasa.38 à Ngaliema dont 16 à Pigeon,9 au Kongo, 1 à Bumba, 9 à Djelo-Binza, 3 au Camp Munganga. 30 à Mont-Ngafula dont 2 à Kimwenza-Gare, 4 à Matadi Mayo, 11 à Matadi Kibala, 11 à Sans fil, 4 vers Musango, 7 dans un autre quartier,5 à Malueka.(Témoignages) pic.twitter.com/SnJckWl2wK
— Sey Gauthier (@SeyGauthier11) December 13, 2022
Altre vittime sarebbero dovute a folgorazioni per la caduta dei cavi elettrici sul selciato completamente allagato:
5 membri della stessa famiglia sono morti per folgorazione nel comune di Kintambo e 4 a Bandalungwa, dove il fiume Makelele è uscito dagli argini rendendo impraticabili molte strade urbane.
Incalcolabili, al momento i feriti, decine dei quali sono stati trasportati in vari ospedali di Kinshasa. Tra i danni alle infrastrutture, particolarmente gravi sono quelli alla sede della Società Nazionale dell’Energia Elettrica (SNEL), che è allagata, per cui si corre il rischio concreto che la fornitura di energia elettrica possa subire delle interruzioni.
Kinshasa-SNEL : Le poste de décharge électrique de Funa trempé dans les eaux https://t.co/BimDUf0pSg
— DEPECHE.CD (@CdDepeche) December 13, 2022
Diverse strade sono impraticabili e altrettante abitazioni sono crollate, seppellendo intere famiglie. Tali costruzioni spesso sono abusive e autocostruite, per cui la loro fragilità è estrema. Come ha riferito il sindaco di Ngaliema, “la gente costruisce anche dove non sono stati ancora rilasciati i permessi edilizi, si costruisce in modo anarchico” e, inoltre, “manca qualsiasi forma di canalizzazione”. L’argomento è stato ripreso anche da Martin Fayulu, il principale oppositore del presidente Félix Tshisekedi (che da ieri si trova a Washington per un vertice tra USA e Paesi africani):
La pluie diluvienne de ce matin à Kinshasa, ville des constructions anarchiques, a fait déborder nos rivières non-curées et nos canniveaux bouchés, emportant malheureusement les vies d'une centaine de nos compatriotes. Sincères condoléances à toutes les familles des victimes. pic.twitter.com/Y0kDyZjsWy
— Martin Fayulu (@MartinFayulu) December 13, 2022
Tra i danni più eclatanti c’è il crollo della RN1 (la Strada Statale 1) tra Kinshasa e Matadi, di cui un tratto è stato letteralmente portato via dalla furia dell’acqua all’altezza della Moschea nel distretto di Matadi-Kibala:
#Kinshasa : La Route Nationale n°1 coupée en deux par les eaux de pluie au niveau de l'arrêt Mosquée au quartier Matadi-Kibala pic.twitter.com/Xf7fj9EL59
— 7SUR7.CD (@7sur7_cd) December 13, 2022
A kinshasa, la route de Matadi coupée en deux ce matin, le ravin qui s’y est créé a emporté plusieurs maisons. pic.twitter.com/EeqbwKOKfF
— Radio Okapi (@radiookapi) December 13, 2022
A metà novembre il governo aveva annunciato l’istituzione di una commissione sul rischio idrogeologico, in modo da proporre misure adeguate nel breve, medio e lungo periodo. L’urbanizzazione incontrollata, la precarietà delle abitazioni e la violenza dei temporali sono la causa più ricorrente degli smottamenti della zona, a cui vanno aggiunti anche i frequenti allagamenti degli affluenti del fiume Congo, specie in questa stagione.
#Kinshasa À chaque pluie, des morts. Aucune sanction. Personne ne se reproche de quoi que ce soit. Puis, après le drame, l’Etat prend en charge des obsèques, l’autorité provinciale fait une « visite d’inspection ». Et c’est tout. CERCLE VICIEUX pic.twitter.com/4WmxwCuX4o
— Stéphie MUKINZI (@StephieMUKINZI) December 13, 2022