vai al contenuto principale

Ottobre africano al femminile: Diyaar baan ahay! (Sono pronta!)

Un filo rosso ha unito indissolubilmente chi ascoltava e chi parlava durante l’ intenso incontro organizzato da Words 4 Link per Ottobre Africano, in collaborazione con  Lai Momo e il centro studi e ricerche Idos, dal titolo Il protagonisno femminile tra Africa e Italia.
Dove vanno a finire lo studio, il lavoro, la fatica che fanno le Donne? Nello sviluppo psico-sociale di un Paese come il Senegal, l’ occupazione femminile ha un ruolo importantissimo, non solo in grandi città come Dakar ma anche nelle zone rurali: grazie alle Donne, l’ Africa regge, così come grazie alle Donne, l’ Europa regge. Ne è convinta l’ antropologa Diye Ndiaye,  “assessora con le treccine” al Comune di Scandicci (FI), che solleva il problema del non-riconoscimento del lavoro domestico e di cura, quello della dipendenza affettiva ed economica delle donne, che imbriglia le donne in rapporti violenti e abusanti.
La moderatrice dell’ associazione Le Résau, Mehret Tewolde, ha evidenziato che a volte è difficile immaginare che esista un protagonismo femminile ad alto livello in Africa. Tuttavia è necessario incentivarlo, attraverso politiche sociali a favore dell’ occupazione e della partecipazione politica e istituzionale delle Donne.
A questo proposito è intervenuta anche Marwa Mahnoud, consigliera italo-egiziana alle Pari Opportunità al Comune di Reggio Emilia: il limite delle candidate donne alle elezioni è dovuto al poco sostegno ricevuto da parte degli uomini ma anche e soprattutto alla scarsa fiducia in sé delle donne che spesso attendono endorsement maschili per sentirsi incentivate, restando nei limiti del recinto prescritto dai dettami della società patriarcale.
L’ incontro è stato arricchito dal videomessaggio della scrittrice Cristina Ali Farah, che ha invitato a non cadere nei chiché maschili per emergere ma di trovare una via originale e unica, sfruttando l’ empatua e la caparbietà delle Donne, di quelle africane come di quelle italiane; e di Adele Manassero di Afrologist, che ha raccontato la realtà di autrici tra narrativa e saggistica che sono partite dal continente africano e che operano nel nostro Paese come profonde e preziose scritture migranti.
Sostenersi reciprocamente, riscrivere una nuova grammatica dei rapporti tra i generi, impegnarsi concretamente ogni giorno  per l’ integrazione e l’ inclusione di tutte, per poter dire ad alta voce, senza paura, Africane e Italiane, “Diyaar baan ahay! “, “Io sono pronta!” .

Torna su