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Niger: Burkina Faso, Mali e Guinea sostengono i golpisti

La giunta salita al potere in Niger con un colpo di stato ha ricevuto l’appoggio di Mali, Burkina Faso e Guinea, tre paesi governati da militari golpisti. Per costoro, le sanzioni annunciate dalla CEDEAO/ECOWAS (Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale) sono “illegittime e disumane” e qualsiasi intervento militare in Niger sarebbe considerato “una dichiarazione di guerra“.

Più nello specifico, il colonnello Abdoulaye Maiga, del Mali, ha letto in televisione un comunicato stampa congiunto concordato con il Burkina Faso in cui i due Paesi hanno messo in guardia la CEDEAO/ECOWAS contro qualsiasi intervento militare in Niger, perché “sarebbe considerato una dichiarazione di guerra al Burkina e al Mali“, i quali appoggerebbero militarmente il Niger.

Similmente, anche la Guinea si è espressa in tv contro le sanzioni stabilite il giorno prima dalla CEDEAO/ECOWAS: il colonnello Aminata Diallo, portavoce del CNRD (Comitato nazionale per la riconciliazione e lo sviluppo, ossia la giunta militare al potere dal 5 settembre 2021), ha affermato che il governo della Guinea “si astiene dall’applicare le sanzioni illegali e disumane stabilite dall’Ecowas contro il popolo fraterno e le autorità del Niger“.

Intanto, il Ministero degli Affari Esteri francese ha annunciato che oggi, 1° agosto, inizierà l’evacuazione dei suoi cittadini (e di quelli europei) dal Niger. Il Quai d’Orsay giustifica questa decisione con “le violenze avvenute l’altro ieri contro la nostra ambasciata e la chiusura dello spazio aereo che lascia i nostri connazionali senza la possibilità di lasciare il Paese con i propri mezzi“.

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