vai al contenuto principale

Marocco, distrutto dalle ruspe il villaggio di pescatori di Imsouane, paradiso dei surfisti

Imsouane, villaggio di pescatori sulla costa marocchina, tra Essouira e Agadir, di almeno 120 anni, in cui vivevano almeno 1000 persone e noto ai surfisti di tutto il mondo, non esiste più. Il 17 gennaio i commercianti e i residenti del borgo, in gran parte pescatori, hanno ricevuto un ordine di sfratto dalle autorità locali, per cui hanno avuto 48 ore per lasciare la zona, prima dell’arrivo dei bulldozer. Il motivo ufficiale è l’occupazione abusiva del demanio marittimo, ma i residenti ritengono che ci sia l’intenzione di costruire dei grandi complessi alberghieri, moderni e lussuosi.

Imsouane, infatti, è un villaggio molto conosciuto per le sue onde, per le quali arrivano surfisti da tutto il mondo: la sua spiaggia, infatti, è stata classificata dalla rivista “Forbes” come una delle 27 più belle del mondo. Tuttavia, da una decina di giorni è ormai orfana di cabine, bar, ristoranti e piccole attività frequentate da sportivi, influencer e viaggiatori in fuga dal turismo di massa.

Il villaggio ha sostenuto per anni molte famiglie, insediate sulle montagne circostanti. Negli ultimi giorni di gennaio 2024, però, le ruspe non hanno risparmiato nulla: tutte le piccole case del lungomare – talvolta troglodite, quindi molto antiche – sono state demolite e oggi nulla rimane del patrimonio tradizionale del posto. Come ha dichiarato alla stampa l’abitante Mohamed Irizi, “ci è stato insegnato l’amore per la patria, ce lo hanno trasmesso i nostri genitori, i nostri nonni. Ci hanno insegnato a morire per la nostra religione, per i nostri figli e per il nostro Paese, ma questo paese è stato sottratto a noi e ai nostri figli“.

La “riqualificazione” di Imsouane è prevista fin dal 2022, ma secondo il piano urbanistico, il centro storico sarebbe stato preservato e ristrutturato, ma così non è stato. A tutti gli effetti, sembra che Imsouane sia stata vittima del suo stesso successo, perché l’ascesa del surf in Marocco, con le sue onde famose in tutto il mondo, ha portato vantaggi economici, eppure sta anche lasciando dietro di sé una scia di distruzione e sfollamento. Il dilemma tra sviluppo turistico e preservazione dell’identità locale diventa più evidente ad ogni demolizione, che verosimilmente si susseguiranno fino al 2025 e al 2030, quando il Marocco ospiterà due importanti eventi calcistici internazionali: prima la Coppa d’Africa, poi la Coppa del Mondo (insieme a Portogallo e Spagna).

Torna su