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Nigeria, rapimenti per riscatto: emergenza in 19 Stati federali

Il rapimento è un fenomeno grave e diffuso in Nigeria, che colpisce sia la popolazione civile che il clero cattolico. Alcuni dei rapimenti sono opera di gruppi estremisti come Boko Haram, altri sono motivati da richieste di riscatto. Per le vittime che riescono a sopravvivere, l’esperienza è come morire e tornare in vita.

È ormai un’epidemia che minaccia una popolazione di oltre 200 milioni di persone.

Oltre ad Abuja Capitale, che ha registrato diversi casi di rapimento negli ultimi tempi, la perdita di vite umane e il pagamento di riscatto sono più frequenti che mai tanto che queste attività criminali ostacolano le vie di accesso ai residenti e ai viaggiatori in ben 19 Stati federali: Kaduna, Sokoto, Zamfara, Benue, Ebonyi, Imo, Anambra, Kogi, Abia, Kwara, Ondo, Katsina, Niger, Edo, Ondo, Oyo, Rivers, Osun ed Ekiti.

Le famiglie e gli amici delle vittime rapite sono traumatizzati dalla sorte dei loro cari e anche dall’agonia di raccogliere fondi per il pagamento del riscatto, in alcuni casi senza possibilità di riuscita. La raccolta di fondi e crowd-funding per trovare i soldi per i pagamenti dei riscatti, attraverso gruppi WhatsApp, è diventata una pratica comune in tutto il Paese.
A volte, le campagne di raccolta fondi vengono fatte su piattaforme di social media come X, ex Twitter e Facebook, come si è visto di recente nel caso di Nabeeha Al Kadriya, una studentessa di scienze biologiche che è stata uccisa dai rapitori. Quelli le cui famiglie non hanno capacità di procurarsi il riscatto sono lasciati morire nelle mani dei terroristi, purtroppo le vittime vengono uccise anche dopo la riscossione del denaro. Pensate che da un sondaggio è emerso che ogni 10 nigeriani, almeno cinque conoscono qualcuno che è stato ucciso da un terrorista.

Anche i bambini non sono risparmiati in questa follia quotidiana. Otto giorni fa, una neonata e sua madre sono state rapite a Kaduna nel nord della Nigeria e i criminali hanno ucciso il padre della neonata e il preside di una scuola, per aver opposto resistenza.

Nel bilancio 2024, la difesa e la sicurezza hanno ottenuto un sostanziale innalzamento del budget. Sebbene la Nigeria stia combattendo contro i rapimenti da oltre un decennio, la situazione è ora più preoccupante, dato che i rapitori sono diventati più audaci.
Fino a poco tempo fa, la maggior parte degli incidenti avvenivano per lo più sulle autostrade principali e nelle fattorie più isolate.
Ora, i rapitori sono così audaci al punto da attaccare liberamente le zone residenziali.

I criminali che avevano rapito la povera Nabeeha con suo padre e le sue cinque sorelle avevano chiesto più di 70.000 euro a persona, la settimana scorsa, i rapitori  di Alhaji Said Abdulkadir e delle sue tre figlie hanno chiesto circa 100.000 euro a persona. Quest’ultimi sono stati rapiti nella loro residenza a Damba Quarters, Gusau nello Stato di Zamfara.
Purtroppo ci sono moltissimi altri casi che non vengono denunciati.

Questi episodi illustrano l’escalation del fenomeno dei sequestri di persona in Nigeria, che colpisce ogni area del Paese e riguarda anche la popolazione civile. Le autorità stanno cercando di affrontare la situazione aumentando il budget sulla sicurezza nazionale, ma la frequenza di questi eventi sottolinea la gravità del problema della sicurezza in Nigeria.

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