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Marocco, attivato piano intervento dell’Unione Africana. MSF supporta con invio team d’emergenza

L’Unione Africana, attraverso il capo della Commissione permanente Moussa Faki Mahamat, oltre a esprimere grande dolore per il devastante terremoto che ha causato la morte di oltre 800 persone in Marocco ha già attivato le procedure per sostenterei le autorità locali nella gestione dell’emergenza.

“Ho appreso con grande tristezza delle tragiche conseguenze del terremoto che ha colpito il regno del Marocco”, ha detto  Mahamat da Delhi dove e in corso il G20, esprimendo le sue “sincera condoglianze” al re, al popolo marocchino e alle famiglie delle vittime.

Almeno 820 persone sono state dichiarate morte da quando il terremoto di magnitudo 6,8 ha colpito  un’area a 72 chilometri sud-ovest della località turistica di Marrakesh poco dopo le 23 di ieri.

Il presidente delle Comore e attuale presidente dell’UA Azali Assoumani ha espresso la sua “solidarietà” garantendo il massimo sostegno al paese colpito dal sisma.
Anche l’ing  Medici Senza Frontiere è pronta a dare il suo contributo ed è in contatto con le autorità locali per inviare immediatamente team d’emergenza. Le équipe di MSF, che attualmente non gestisce operazioni in Marocco, valuteranno i bisogni della popolazione e un possibile intervento d’emergenza.

 

Come avviene dopo ogni terremoto, la priorità adesso è la ricerca delle persone sotto le macerie, attività solitamente svolta grazie alla solidarietà locale. Le vie di comunicazione e di approvvigionamento devo essere velocemente ripristinate per la distribuzione di forniture. In questo momento è necessario curare i feriti ed eseguire interventi medici d’emergenza, come interventi chirurgici e dialisi, resi difficoltosi dalle condizioni difficili causate dal terremoto. Altre priorità potrebbero essere il ripristino dei servizi sanitari e la distribuzione di beni essenziali.

 

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