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Luca, Vittorio e Mustapha morti in Congo in nome della pace

Nella giornata di ieri, alle 9 del mattino ore italiane, hanno perso tragicamente la vita in un imboscata nella Repubblica Democratica del Congo, nei pressi del Parco Nazionale di Virunga, in località Kanyamahoro, poco distante dalla città di Boma, l’ambasciatore italiano Luca Attanasio di 43 anni, il carabiniere Vittorio Iacovacci di 30 anni e il loro autista Mustapha Milambo, colti di sorpresa da un attacco al loro convoglio delle Nazioni Unite da parte di un gruppo di sei persone armate, mentre transitavano a bordo della loro vettura in una zona situata nella provincia orientale congolese del Nord Kivu, diretti a Rutshuru, in visita per un programma scolastico a gestione ONU.
Il gruppo armato avrebbe dapprima ucciso l’autista e successivamente sequestrato e condotto gli altri presenti all’interno della foresta. Poco prima dell’arrivo dei soccorsi, i sei assalitori avrebbero aperto il fuoco sull’ Agente Iacovacci, morto sul posto, e sull’ Ambasciatore Luca Attanasio deceduto in ospedale a Goma poco più di un’ora dopo tra atroci sofferenze. Si ipotizza fin da subito un tentativo di rapimento finito male e i sospetti cadono fin dal primo momento sulle Forze Democratiche della Liberazione del Ruanda (Fdlr) che tuttavia hanno negato ogni loro coinvolgimento nell’attentato. Grandi le dimostrazioni d’affetto e di solidarietà per le vittime da ogni parte d’Italia e del mondo. Sono inoltre state esposte, su disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le Bandiere italiana ed europea a mezz’asta in segno di lutto sulla sommità degli edifici pubblici, dei Ministeri e degli Organi Costituzionali. Le informazioni in circolazione sono ancora molto confuse, i fatti poco chiari e la Farnesina sta indagando per far luce su quanto accaduto. Prima di diventare ambasciatore nel 2017 a Kinshasa, Luca Attanasio aveva già rappresentato l’Italia in Nigeria, Svizzera e Marocco e nell’anno appena trascorso, grazie al suo enorme impegno per la pace tra i popoli, aveva ricevuto il Premio Internazionale Nassiriya. Luca, Vittorio e Mustapha sono morti in Congo in nome della pace, anche se date le circostanze, parlare di pace sembra quasi non avere senso.

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