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Il Presidente della Somalia Hassan Sheikh Mohamud insieme al suo omologo keniota Uhuru Kenyatta Credit: Twitter/Hassan Sheikh Mohamud

Kenia-Somalia: il disgelo passa anche attraverso il commercio di khat

Il primo viaggio ufficiale del Presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud in Kenya e il disgelo grazie ad una serie accordi commerciali e di partnership strategico militare. Il khat, di nuovo al centro degli interessi commerciali nel Corno d’Africa. L’attentato all’Hotel Nur Dob nella città di Jowhar.
Il disgelo dopo due anni.

Il neoeletto presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, ha concluso venerdì una visita ufficiale di due giorni al suo omologo keniota Uhuru Kenyatta.

Il Presidente della Somalia Hassan Sheikh Mohamud insieme al suo omologo keniota Uhuru Kenyatta Credit: Twitter/Hassan Sheikh Mohamud
Il Presidente della Somalia Hassan Sheikh Mohamud insieme al suo omologo keniota Uhuru Kenyatta Credit: Twitter/Hassan Sheikh Mohamud

Al termine del viaggio, i ministri degli esteri dei due paesi hanno annunciato che le nazioni hanno accettato di riprendere con effetto immediato il commercio del khat.

Ciò significa che le spedizioni aeree di khat (in Kenya chiamato “miraa”) riprenderanno dopo una “pausa” di 2 anni.

I due paesi infatti avevano congelato i loro rapporti, diplomatici e commerciali, a causa di una disputa per giacimenti offshore di gas e petrolio presenti nell’Oceano Indiano che solo nell’Ottobre del 2021 la Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite ha definito in favore della Somalia; decisione disconosciuta e respinta dal governo keniota.

A pesare anche l’ospitalità data dal Presidente Uhuru Kenyatta alla leadership politica del Somaliland, regione somala autoproclamatasi indipendente e mai riconosciuta da Mogadiscio.

Gli accordi commerciali e strategici.

Durante il primo viaggio ufficiale del Presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud, una serie di accordi commerciali hanno avuto l’effetto di riscaldare le relazioni tra i due paesi.

Il ripristino dei voli della compagnia di bandiera keniota, Kenya Airways, verso Mogadiscio; la riapertura della frontiera e il conseguente alleggerimento di alcune restrizioni sui visti; la regolamentazione per l’accesso immediato al mercato del pesce dalla Somalia al Kenya e viceversa sono solo alcuni degli accordi stretti tra i due paesi.

I due leader infatti, hanno concordato di collaborare maggiormente con gli organismi di aiuto regionali e internazionali nel contrasto della siccità e nel coordinamento degli sforzi nella “lotta contro il terrorismo” incarnato dalla presenza di al-Shabaab nella regione.

Il khat come strumento di cooperazione.

Chiunque abbia visitato uno die paesi della regione o quelli della penisola arabica, avrà sicuramente visto in qualche crocicchio di villaggio ambulanti a vendere fascini di khat ai locali, o si sarà fermato in qualche bar improvvisato e notato persone masticare le sue foglie o abusato dei suoi effetti euforici.

La vendita delle foglie e dei germogli di khat. Credit: James Jeffrey/IPS
La vendita delle foglie e dei germogli di khat. Credit: James Jeffrey/IPS

Il khat, di cui si consumano le foglie e i germogli freschi, è il prodotto della Catha edulis, una pianta molto presente in tutto il Corno d’Africa e viene utilizzato soprattutto per non sentire i morsi della fame. Le sostanze che rilascia infatti, il catinone e la Catina, sono molto simili (per effetti) alle anfetamine, anche se molto meno potenti.

La Somalia è uno dei più grandi mercati al mondo per il khat, di cui il Kenya è un grande produttore; per questo non sorprende che tra gli accordi commerciali stretti, compaia anche la ripresa del commercio di khat e che questo si mostri come uno strumento per riconnettere i due paesi.

Le parole del Presidente somalo.

I had a meeting with my Kenyan counterpart President Uhuru Kenyatta today as part of my state visit to Kenya. We discussed strengthening our two sides security, cultural, economic & trade cooperation going forward. #Somalia is determined to be at peace with itself & the world” sono le parole affidate ad un tweet da Hassan Sheikh Mohamud.

ITA. Oggi ho avuto un incontro con il mio omologo keniota, il presidente Uhuru Kenyatta, come parte della mia visita di stato in Kenya. Abbiamo discusso di rafforzare le nostre due parti in materia di sicurezza, cooperazione culturale, economica e commerciale in futuro. La Somalia è determinata ad essere in pace con se stessa e con il mondo”.

La Somalia -almeno in apparenza- si avvia verso un nuovo corso. Resterà da vedere quanto la pace interna al paese (oggi ancora fragilissima) potrà fungere da volano per l’economia del paese.

L’assenza di una sicurezza interna stabile e duratura, potrà fermare l’ennesimo tentativo di pacificazione del paese l’accrescimento del ruolo che esso potrebbe ritagliarsi tra gli attori regionali e di questo, il Presidente somalo, ne è tragicamente cosciente.

L’attacco terroristico di al-Shabaab.

L’attacco è avvenuto ieri mattina presso l’Hotel Nur Dob nella città di Jowhar capoluogo della regione del Medio Scebeli, a 90 chilometri a nord della capitale.

Un kamikaze, con un grosso quantitativo di esplosivo piazzato su un’auto, si è diretto verso l’ingresso dell’hotel, frequentato da funzionari governativi dello stato centromeridionale di Hirshabelle, provocando una forte esplosione.

Il bilancio parziale dell’attacco è di tre morti e decine di feriti. Uccise due guardie di sicurezza e un deputato regionale, mentre tra i feriti si annoverano diversi ministri e deputati, tra i quali l’ex speaker del parlamento di Hirshabelle.

L’esplosione ha causato inoltre ingenti danni materiali alla struttura e agli edifici circostanti, secondo le immagini trasmesse dalla Somali National Television.

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