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Etiopia, convoglio umanitario del Wfp di 47 camion diretto a Macallé

Il Programma alimentare mondial conferma:  47 camion di aiuti contenenti forniture salvavita di cibo, beni nutrizionali e tre autocisterne di carburante si stanno dirigendo verso Macallé, capoluogo del Tigray.
La notizia segue l’appello rilanciato ieri dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, che nel suo briefing settimanale con la stampa ha denunciato che finora solo l’uno per cento del fabbisogno umanitario della popolazione del Tigray è stato soddisfatto, nonostante la tregua umanitaria dichiarata dal governo etiope tre settimane fa.
“Nel Tigray sono passate ormai tre settimane da quando e’ stata indetta una tregua. Dopo uno dei blocchi piu’ lunghi della storia, c’e’ bisogno di 100 camion al giorno contenenti rifornimenti salvavita per ilTigray. Dopo la tregua sarebbero dovuti partire almeno 2 mila camion diretti nel Tigray ma sono stati solo 20 i camion in totale, che rappresentano l’uno per cento del fabbisogno”, ha detto Tedros, denunciando inoltre che l’assedio delle forze etiopi ed eritree continua.
“Per evitare la catastrofe umanitaria e la morte di centinaia di migliaia di persone, abbiamo bisogno di un accesso umanitario illimitato da parte di coloro che rafforzano l’assedio. Oltre ai medicinali, la necessita’ immediata e’ che nella regione sia consentito l’ingresso di cibo, carburante e altri generi di prima necessita’”, ha aggiunto.
Da mesi le agenzie umanitarie lamentano forti difficolta’ nel garantire la consegna di aiuti umanitari nel nord del Paese a causa di reiterati blocchi di cui il governo ritiene responsabili i miliziani del Fronte di liberazione popolare del Tigray che a loro volta puntano il dito contro il governo federale.

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