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Costa d’Avorio, si conclude la 16ª edizione del FEMUA, il Festival delle Musiche Urbane di Anoumabo

Si conclude oggi la 16esima edizione del Festival delle Musiche Urbane di Anoumabo (FEMUA) in Costa d’Avorio, creato dal gruppo musicale Magic System. Nel tempo, il festival si è affermato come uno dei grandi eventi culturali nel panorama africano e internazionale, riunendo migliaia di spettatori e professionisti del settore provenienti da tutto il mondo.

Secondo Salif Traoré “A’Salfo”, commissario generale del FEMUA, il festival è la “Coppa d’Africa della cultura“, non solo per il suo valore artistico, ma soprattutto perché il FEMUA rappresenta una piattaforma importante per la promozione di scambi interculturali e per la valorizzazione della diversità musicale del continente africano.

L’edizione 2024 ha offerto un programma ricco e diversificato, con la partecipazione di artisti di fama internazionale come Gims (Francia), Franglish (Francia), Yemi Alade (Nigeria), Sarkodie (Ghana), Patoche Di Rima (Guinea-Bissau) e Sona Jobarteh (Gambia), oltre a numerosi artisti ivoriani.

Quest’anno, il festival si è concentrato sul tema cruciale della salute mentale dei giovani, organizzando iniziative di sensibilizzazione e di informazione per promuovere il benessere mentale e contrastare lo stigma associato ai disturbi mentali. Questo avviene anche perché il FEMUA offre un’ampia gamma di eventi collaterali, oltre la musica, come workshop, conferenze e mostre, che contribuiscono a valorizzare la cultura africana e a promuovere il dialogo interculturale.

Tra le nuove attività di questa edizione è da segnalare il FEMUA Tradi, dedicato alla valorizzazione delle tradizioni della comunità Atchan. Vi hanno partecipato tutti i gruppi di danza del villaggio di Anoumabo, dove è nato il festival, riunitisi nella piazza centrale per celebrare la ricca cultura Atchan.

Un aspetto fondamentale della cultura Atchan è l’eguaglianza tra gli individui. I rappresentanti della comunità si sono riuniti presso il quartier generale del villaggio per sottolineare l’importanza di preservare e trasmettere alle nuove generazioni le proprie tradizioni. Nangy Vincent de Paul, direttore di gabinetto del capo della comunità di Anoumabo, ha affermato: “Ogni popolo ha una propria civiltà, con le sue tradizioni culinarie, i suoi balli, i suoi costumi. Un popolo che ignora la propria cultura perde i suoi punti di riferimento“.

La sfida è quella di mantenere vive queste tradizioni nel mondo moderno e di trasmetterle alle nuove generazioni. L’incontro, sancito dal capo del villaggio, è stato l’occasione per un grande banchetto con pietanze tipiche come il foufou con salsa Agbakou, a cui ha partecipato anche Salif Traoré “A’Salfo”, commissario generale del FEMUA. “Per noi le tradizioni sono il fondamento“, ha dichiarato Traoré. “Questa è la prima volta che si organizza un evento del genere e spero che in futuro possa crescere. Il Femua Tradi vuole essere un ponte tra culture diverse“.

L’obiettivo del Femua Tradi è quello di invitare ogni anno una nuova comunità del paese per favorire lo scambio culturale con gli Atchan. La prima edizione si è conclusa con una grande festa nella piazza del villaggio, alla presenza di tutta la popolazione, allietata da una danza guerriera chiamata traponian.

L’evento rappresenta un’importante iniziativa per la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio culturale Atchan, contribuendo al contempo al dialogo interculturale in Costa d’Avorio.

In sintesi, il FEMUA (con le sue diramazioni) genera un impatto socio-economico significativo per la regione. Tra i benefici, si contano la creazione di circa 500 posti di lavoro diretti e indiretti, il sostegno alle piccole attività commerciali locali e l’incremento del turismo. Dunque, si conferma un evento di grande portata che celebra la musica, la cultura e la diversità africana, generando un impatto positivo a livello culturale, sociale ed economico per la Costa d’Avorio e per l’intero continente.

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