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Africa, vice ministro Cirielli: investire in istruzione per noi dovere morale

“L’Europa non fa abbastanza per sostenere il settore dell’istruzione in Africa, è questo è un problema grave. Per noi è moralmente doveroso investire in modo importante rispetto alla formazione, anche nell’ottica di dismettere l’approccio paternalistico che ancora è presente e di puntare a una maggiore, reale integrazione”.
Così il vice ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, intervenuto oggi a una conferenza sull futuro della cooperazione internazionale allo sviluppo organizzata a Roma dall’Istituto affari internazionali (Iai). Il ragionamento del dirigente della Farnesina è partito dal tema della “crisi demografica, che per i leader di alcune regioni, come il Sahel, è il problema più importante, ancor più della fame e della guerra”, ha detto Cirielli. La settimana scorsa, ai Med Dialogues di Roma, il tema è stato fra quelli toccati dal presidente del Niger Mohamed Bazoum – non citato espressamente da Cirielli – che ha evidenziato il nesso fra crescita demografica poco controllata e mancanza di istruzione. “I Paesi saheliani ci chiedono una cooperazione che si muove su versanti nuovi, che vada oltre la sanità e la prevenzione ma che sia centrata sull’istruzione”, ha ribadito il vice ministro. “Questo è un tema che rappresenta una responsabilità seria per l’Europa” ha concluso Cirielli.

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