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Wto, per la prima volta l’Africa, e una donna, ai vertici: la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala

Per la prima volta nella sua storia sarà una donna, a guidare l’Organizzazione Mondiale del Commercio. La nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala assumerà presto il ruolo di direttrice generale marcando anche un altro primato: mai ai vertici dell’importante organismo internazionale era arrivato un leader africano. A rendere più forte la sua candidatura il sostegno dall’amministrazione del presidente degli Usa Joe Biden, che le ha praticamente spianato la strada.
L’endorsement Usa arriva dopo che in passato Donald Trump si era opposto Alla alla sua candidatura.
Il neo presidente ne ha invece lodato la
“ricchezza di conoscenze in economia e diplomazia internazionale” e “la comprovata esperienza nella gestione di una grande organizzazione internazionale”.
Due volte ministro delle finanze della Nigeria e prima donna ministro degli esteri, Okonjo-Iweala, 66 anni, si è formata come economista dello sviluppo – ha lauree al Massachusetts
Institute of Technology (MIT) e Harvard.
Ha trascorso un quarto di secolo alla Banca Mondiale, diventando direttore generale e candidandosi per il ruolo più alto nel 2012, ed è vista come un pioniere nel suo paese.
Nelle ultime settimane, l’altra candidata, la ministra del Commercio della Corea del Sud, Yoo Myung-hee – che godeva dall’appoggio dell’amministrazione Trump – ha abbandonato la partita.
Sono diversi mesi che il processo per nominare il successore di Roberto Azevedo, non riesce a compiersi.
Ma l’impasse sembra ormai superata.
Gli ambasciatori chiave del WTO avevano
scelto Okonjo-Iweala a ottobre come migliore opzione per guidare l’organizzazione, ma senza il sostegno degli Stati Uniti il processo era rimasto in stallo, poiché il direttore
generale è normalmente indicato per consenso tra tutti i 164 stati membri.
Fonti ufficiali di Washington hanno fatto sapere che “gli Stati Uniti sono pronti a
impegnarsi nella prossima fase del processo dell’OMC per raggiungere una decisione consensuale sul direttore generaledell’OMC” e “l’amministrazione Biden non vede l’ora di lavorare con un nuovo direttore generale dell’OMC per trovare il modo di raggiungere la necessaria riforma sostanziale e procedurale dell’OMC”.
Il portavoce dell’OMC Keith Rockwell ha detto all’AFP che la prossima riunione del Consiglio generale dell’organizzazione, dove la questione della leadership potrebbe essere discussa, non sarà prima del 1 marzo.
Ma, ha sottolineato, “un’altra potrebbe essere convocata con breve preavviso”, dato che l’ultima riunione di ottobre era stata sospesa a causa dello stallo.
L’organizzazione avrà bisogno ora di un processo di riforma.
Già prima della pandemia di Covid-19, i vertici del Wto avevano affrontato una fase turbolenta, con colloqui commerciali sempre più difficili e soprattutto a causa delle tensioni tra Stati Uniti e Cina.
Trump aveva addirittura minacciato di lasciare l’organizzazione.
Non un compito facile, dunque, attende Okonjo-Iweala che, in molti ne sono certi, non deluderà le aspettative.

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