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Tutti i crimini di Bashir, questa volta l’ex presidente non sfuggirà alla giustizia

La sua caduta è stato solo l’inizio dei suoi guai. Il presidente Omar Hassan al Bashir non ha solo perso il potere con il golpe dell’11 aprile ma anche la libertà e la possibilità di usufruire di una eventuale amnistia. A un mese dalla fine del suo regime, il 13 maggio scorso, la procura generale del Sudan ha incriminato il presidente destituito per incitamento alla violenza e coinvolgimento nell’uccisione di
manifestanti, durante le proteste che hanno portato di recente alla sua deposizione. Le accuse coinvolgono, in particolare, il capo dello Stato nel caso della morte di un medico durante le manifestazioni anti-governative lo scorso febbraio. Bashir è stato anche interrogato dai procuratori anti-corruzione per
presunto riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo, su ordine del.  procuratore generale sudanese, Al Walid Sayyed Ahmed.

Nella residenza dell’ex capo di Stato sono stati trovati 460 mln di dollari in contanti. Il denaro, che è stato rinvenuto durante le ricerche nell’abitazione non ufficiale di Bashir, è stato collocato nella Banca Centrale del Sudan.
Si tratta di circa 5 miliardi di sterline sudanesi (circa 105 milioni di dollari) e 351 milioni di dollari. Bashir, secondo indiscrezioni, avrebbe riconosciuto di essere responsabile di alcuni episodi rivelando anche i nomi delle
persone coinvolte. L’ex leader sudanese è  stato anche chiamato a giustificare i suoi presunti legami con terroristi che hanno portato il Sudan ad essere inserito nell’elenco statunitense dei paesi che sostengono il terrorismo insieme a Iran, Siria e Corea
del Nord. Il fondatore di al Qaeda, Osama Bin Laden, ha vissuto in Sudan tra il 1992 e il 1996.Di recente il capo del Consiglio militare di transizione (Tmc), Abdel Fattah al
Burhan, ha riferito che una delegazione sudanese avrebbe a breve visitato Washington per discutere della possibile rimozione del Sudan dalla “lista nera” Usa. Washington ha
finora sostenuto “la legittima richiesta” di un governo a guida civile richiesto dal movimento di protesta in Sudan.
Ma non è tutto. L’ex presidente sudanese è stato rinviato a giudizio anche per il golpe del 1989 con cui salì al potere.

Mae condannato Bashir rischia la condanna a morte. 

 

 

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