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Tunisia, le scioccanti parole del presidente in favore della pena di morte

Il 28 settembre, durante una riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale, il presidente tunisino Kais Saied ha commentato l’uccisione di una ragazza ad Ain Zaghouan dichiarando che “per l’omicidio ci vuole la pena di morte”.
La Tunisia non esegue condanne a morte dal 1991 e dal 2012 ha sempre votato a favore delle risoluzioni dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per la moratoria sull’uso della pena capitale. Le scioccanti parole di Saied stridono rispetto alla prassi decennale di non eseguire condanne a morte.
“Riprendere le esecuzioni rappresenterebbe uno schiaffo in faccia a tutti i progressi finora fatti dalla Tunisia nel campo dei diritti umani. Sollecitiamo il presidente Saied a rivedere la sua dichiarazione che, altrimenti, farebbe fare un passo indietro al paese. Chiediamo inoltre al governo di istituire immediatamente una moratoria ufficiale sulle esecuzioni in vista dell’abolizione della pena di morte”, ha commentato Amnesty International.
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