Venezia e la sua Biennale d’Arte – dopo l’ampio risalto dato all’Africa con l’ultima edizione della Biennale Architettura – consacreranno un “vento dell’arte” che soffia da molti paesi del continente.
Quest’anno l’Africa sarà rappresentata alla prossima Biennale Arte 2024 da 14 paesi di cui Benin, Etiopia e Tanzania partecipano per la prima volta, mentre il Senegal (già presente in passato nella collettiva dei Paesi Africani) tornerà con un suo proprio padiglione.
Focus On Africa è in grando di anticipare che proprio alla 60 Biennale d’Arte un’icona come Peter Gabriel ( insieme al duo tanzaniano dei Queens Zawose) tornerà una volta di più a testimoniare il suo impegno per l’Africa.
Con l’inedito “Kuseka- Full Stretch” – fusione di armonie affini, tra Africa ed Europa, concepite come un’unica suite emotiva – Peter Gabriel e il mitico duo tanzaniano dei Queens Zawose infatti rinnoveranno il loro storico sodalizio artistico per l’Africa.
Il brano testimonia come l’arte parli un linguaggio universale e non a caso infatti farà da sonorizzazione nel Padiglione della Repubblica Unita di Tanzania alla 60 Biennale d’Arte di Venezia 2024.
“Kuseka- Full Stretch” -affidato alla tradizione del duo Zawose Queens, composto da Pendo e Leah Zawose , rielaborato da una icona come Peter Gabriel e prodotto da Katie May – verrà presentato in anteprima alla Biennale d’Arte di Venezia presso il padiglione della Tanzania a cui farà da colonna portante di sottofondo per tutto il periodo della mostra in totale adesione alla tematica del progetto espositivo.
I Queen Zawose sono un duo formato da Leah e Pendo Zawose -rispettivamente figlia e nipote di Hukwe Zawose, che appartengono al gruppo etno-linguistico tanzaniano di ceppo bantu dei Wagogo – la cui gioiosa voce ultraterrena e i ritmi polifonici alla batteria rispecchiano i suoni della natura.
Il nome di Hukwe Zawose è leggendario nella musica dell’Africa orientale e oltre. Le sue apparizioni sono diventate mitiche, le sue registrazioni per Real World Records e il suo lavoro con Peter Gabriel e Michael Brook hanno fondato questo grande artista tradizionale in un contesto contemporaneo.
Se in passato la scena artistica della Tanzania portava i nomi prestigiosi di George Lilanga conosciuto per le sue tele colorate ispirate alla cultura Makonde, dal 2010 in poi, artisti come Lute Mwakisopile, Masoud Kibwana e altri, si sono concentrati sulla rappresentazione delle particolarità della vita urbana a Dar es Salaam, dagli ingorghi del traffico alla cosiddetta “economia informale”.
Altri artisti Tanzaniani come Rehema Chachage e Valerie Amani hanno esplorato la performance, la video arte e l’installazione in modi che riflettono la loro esposizione a un mondo dell’arte globalizzato e digitalizzato, ma attraverso posizioni e punti di riferimento distintamente tanzaniani.
“Kuseka – Full Stretch” ( versione reimmaginata della traccia originale “Kuseka” dall’album “Maisha” dei The Zawose Queens (Real World Records) dopo la presentazione a Venezia sarà pubblicato in tutto il mondo il 7 giugno 2024.