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Tanzania, i masai protestano contro gli sgomberi delle loro terre: decine di arresti

Negli ultimi giorni 39 nativi masai e persino un parlamentare, Emmanuel Lekshon Shangai, sono stati arrestati e trasferiti in località sconosciute, senza poter contattare i loro avvocati.

Si tratta solo dell’ultima azione repressiva delle autorità della Tanzania nel contesto della loro decennale politica di sgomberi dei masai dalle loro terre, situate in quella che viene ufficialmente chiamata “Area di conservazione di Ngorongoro”.
Per i nativi masai si tratta di terre ancestrali, mentre il governo le considera fonti di reddito, ad esempio attraverso la loro destinazione a riserve di caccia. Gli sgomberi forzati si susseguono, soprattutto nella zona di Loliondo, dove Amnesty International ha denunciato maltrattamenti, uso eccessivo della forza e arresti arbitrari.
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