vai al contenuto principale

Sudan, scontro con le truppe etiopi ed eritree nell’area contesa di Fasqha: 23 morti

Lo scontro che si è consumato la scorsa settimana al confine tra Etiopia e Sudan è stato un massacro durato intorno alle 8 ore, fino a 12.00 di sabato scorso. E’ stata usata artiglieria pesante e mitragliatrici.

Fonti militari di alto rango accolte da Sudan Tribune, uno tra i primi media a segnalare la notizia, hanno affermato che gli scontri sono avvenuti sulla striscia di confine con l’Etiopia (a est di Umm Disa e Barakat Noreen verso l’insediamento etiope di Malkamo, che è stato costruito all’interno delle terre sudanesi a est del fiume Atbara)

Le fonti hanno aggiunto che “le battaglie hanno lasciato 21 martiri dell’esercito sudanese, tra cui un ufficiale con il grado di maggiore e primo luogotenente, oltre al ferimento di altri 33, che sono stati trasferiti all’ospedale del Beato Dio in località Al-Qureisha”.

Domenica 28 novembre, dalla pagina ufficiale delle forze armate sudanesi su Facebook hanno indicato che il numero totale dei morti è salito a 90 vittime.

“Le nostre forze che lavorano per garantire il raccolto ad Al-Fashqa Al-Soghra nella zona di Barakat Noreen sono state attaccate da gruppi dell’esercito e milizie etiopi volti a intimidire gli agricoltori, sabotare la stagione del raccolto e le incursioni nelle nostre terre.”

“Le nostre forze hanno affrontato valorosamente l’attacco e hanno inflitto loro pesanti perdite in vite umane e attrezzature.”

Le stesse fonti militari hanno affermato inoltre che le forze di difesa etiopi, milizie amhara, erano sostenute da truppe eritree riunite da diverse regioni e il loro numero è stato stimato in circa 6000 combattenti.

Dalla controparte governativa etiope è arrivata una smentita riguardo l’accusa dell’attacco da parte delle forze etiopi verso quelle sudanesi. Infatti il portavoce del governo etiope Legesse Tulu ha affermato che l’esercito etiope non ha effettuato alcun attacco al Sudan. Legasse Tulu ha dichiarato:

“È un’informazione priva di fondamento diffusa da più media che il nostro esercito abbia attaccato il Sudan. L’Ethiopian National Defence Force – ENDF non ha intenzione di attaccare alcun Paese sovrano” commento condiviso dalla Ethiopian Broadcasting Corporation – EBC.

Lo scontro di sabato si inserisce sullo sfondo delle tensioni e delle battaglie che l’esercito sudanese sta conducendo con le forze etiopi dall’annuncio del suo dispiegamento sulle terre di Al-Fashqa nel novembre 2020, ma area contesa da ben prima di quella data, in concomitanza dell’ inizio della guerra nello stato regionale etiope del Tigray.

Per un approfondimento e per una contestualizzazione recente sull’argomento si rimanda alla lettura dell’approfondimento pubblicato su Focus on Africa direttamente dalla Redattrice Antonella Napoli il 18 gennaio 2021: Sudan, è scontro con l’Etiopia: schierati gli eserciti al confine conteso.

Torna su