Due persone sono morte e altre 37 sono rimaste ferite dai colpi di arma di fuoco esplosi dalle forze dell’ordine a Khartoum
contro i manifestanti scesi in piazza martedì per commemorare il raid di due anni fa contro il sit-in pacifico di dimostranti nella capitale sudanese, che causo oltre 100 morti. Il bilancio delle vittime è stato
riferito oggi dal ministero della Salute.
Il premier sudanese, Abdalla Hamdok, ha diffuso un comunicato di condanna, sottolineando che l’uso di proiettili veri contro
manifestanti pacifici “è un vero e proprio crimine”, che “non sarà tollerato o ignorato”. Quindi ha aggiunto: “La lentezza
del sistema giudiziario nel portare avanti le indagini e individuare i responsabili da consegnare alla giustizia e diventata costante motivo di preoccupazione”.
riferito oggi dal ministero della Salute.
Il premier sudanese, Abdalla Hamdok, ha diffuso un comunicato di condanna, sottolineando che l’uso di proiettili veri contro
manifestanti pacifici “è un vero e proprio crimine”, che “non sarà tollerato o ignorato”. Quindi ha aggiunto: “La lentezza
del sistema giudiziario nel portare avanti le indagini e individuare i responsabili da consegnare alla giustizia e diventata costante motivo di preoccupazione”.