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Somalia, un ex terrorista di Al-Shabab nel nuovo governo Barre

Il nome che fa più scalpore è senza dubbio quello di Mukhtar Robow, ex portavoce e cofondatore del gruppo terroristico al-Shabab, nominato ministro del governo della Somalia.
Nella lista del primo ministro Hamza Abdi Barre, che ha tenuto a sottolineare che Robow dal 2013 non fa più parte del gruppo e sarà responsabile del dicastero della religione, non è l’unica sorpresa.
Ma resta Robow, sul cui capo pendeva fino a qualche anno fa una taglia di 5 milioni di dollari, l’elemento che più fa discutere.
In molti sostengono che abbia lasciato al Shabaab non prima nel 2015 e solo perché era uscito sconfitto dopo aver sfidato la leadership dell’allora leader Ahmed Abdi Godane (ucciso in un attacco con droni Usa nel settembre 2014).
Un atteggiamento del tutto diverso da quello del precedente governo di Mogadiscio, che lo aveva arrestato nel dicembre del 2018 nella regione sud-occidentale della Somalia mentre era impegnato nella campagna elettorale per la presidenza regionale.
La notizia della sua nomina ha infatti scatenato delle proteste represse con la forza con un numero non ancora definito di vittime.
Ma chi sono gli altri nomi della squadra di governo?
Tra le nomine dei ministri annunciate nel corso di una cerimonia svoltasi la scorsa settimana nella capitale Mogadiscio, da segnalare quella di Salah Ahmed Jama, già ministro degli Affari costituzionali e in precedenza ministro del Lavoro e degli affari sociali sotto la presidenza di Mohamed Abdullahi “Farmajo”, che ricoprirà l’incarico di vicepremier.

Di rilievo anche quella di Abshir Omar Huruse, ex uomo d’affari già segretario generale della presidenza del Puntland, come nuovo ministro degli Esteri.
Altro ministro di spicco, Mohamed Sheikh Ali Dodishe che si occuperà della Sicurezza interna.
Tra i volti nuovi, almeno per incarichi di così alto prestigio, Elmi Mohamud Nur quale ministro delle Finanze; e Ahmed Moalin Fiqi, nuobo  ministro dell’Interno, ex direttore generale per l’Agenzia nazionale per l’intelligence e la sicurezza (Nisa) e attuale ministro della Sicurezza interna dello stato di Galmudug.
Riconfermato, invece, Abdulkadir Mohamed Nur nel ruolo di ministro della Difesa.
L’elenco completo dei membri dell’esecutivo sara’ pubblicato a breve dal governo nel suo sito web ufficiale.
È così iniziata era Barre, che a fine luglio ha ottenuto dal Parlamento federale somalo l’ok per dieci giorni in più per procedere alla formazione del nuovo esecutivo, nonostante il termine scadesse il 25 luglio, ovvero 30 giorni dopo il suo giuramento.
Il primo vicepresidente dell’Assemblea popolare Saadiya Yasin Samatar, che ha presieduto la riunione, ha affermato che 144 parlamentari hanno approvato la richiesta di proroga del termine mentre un solo parlamentare l’ha respinta.
Il presidente Hassan Sheikh Mohamud aveva  promesso un governo onnicomprensivo, che offrisse la possibilità di riconciliare il Paese dopo che la precedente amministrazione guidata da Mohamed Abdullahi “Farmajo” era stata accusata di discriminazione e aveva causato continue spaccature con l’opposizione e gli Stati regionali.
Secondo la Costituzione somala, il primo ministro è responsabile della formazione dell’esecutivo  di concerto con il presidente. E sembra proprio che il capo di stato si sia impegnato al massimo per assolvere al meglio tale prerogativa.
Sara il tempo a giudicare la stabilità e l’efficacia della nuova compagine di governo.

Credits photo Anadolu Agency

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