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Il Presidente della Somalia Hassan Sheikh Mohamud insieme al suo omologo keniota Uhuru Kenyatta Credit: Twitter/Hassan Sheikh Mohamud

Somalia, presidente Mohamud: “Attenzione a non agitare le acque del mar Rosso“

“Attenti a non agitare troppo le acque del Mar Rosso”. Con queste parole sibilline il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud ha  lanciato un messaggio chiaro, un appello scaturito dal moltiplicarsi di fronti e di instabilità in una regione cruciale per la pace e il commercio globale.
Il capo di Stato africano si riferisce in particolare all’accordo siglato dall’Etiopia con il Somaliland, una regione separatista di fatto indipendente dagli anni Novanta che resta però ufficialmente parte del territorio nazionale di Mogadiscio. Oggetto dell’intesa, una concessione del porto di Berbera, sul Mar Rosso. La tesi di Mohamud è che l’Etiopia “ha le forze armate” per supportare la richiesta di accesso ma “non ha le risorse economiche”.
Mohamud lancia accuse ad “attori esterni” senza fare riferimenti  chiari che brigherebbero per danneggiare la Somalia.

“C’è qualcuno dietro a tutto questo, in gioco c’è l’affaccio sul Mar Rosso” ha sottolineato  allargando il  discorwo alla regione nel suo complesso. “Ci sono gli houthi nello Yemen, che sono una minaccia, e poi c’è la guerra in Sudan, che si trova in una posizione molto difficile” ha detto il presidente. “Vediamo ora quello che accade con il trasporto marittimo e commerciale: la regione del Mar Rosso è volatile, non dovete agitare le sue onde”. Il presidente ha continuato: “Oggi abbiamo bisogno di un approccio inclusivo e globale, che coinvolga i Paesi arabi e dell’Africa, il mondo occidentale e orientale, ciascuno con la propria influenza” il suo monito.

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