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Sierra Leone, niente giustizia per le vittime delle proteste del 2022

Un anno fa, il 17 ottobre 2022, al cimitero Waterloo di Freetown, il governo della Sierra Leone organizzò la sepoltura collettiva dei manifestanti e dei passanti uccisi nel corso delle proteste di due mesi prima. Alle famiglie fu vietato identificare i propri cari e svolgere riti funebri.
Il 10 agosto era stato un giorno di sangue: le proteste contro l’aumento del costo della vita si erano presto trasformate in azioni violente, con la conseguente morte di oltre 20 manifestanti e passanti e di sei agenti di polizia.
Nel marzo di quest’anno il governo ha istituito una Commissione speciale d’indagine che ha prodotto poco o nulla, non chiamando in audizione neanche testimoni oculari e parenti delle vittime. Su nessuna delle uccisioni di manifestanti a causa dell’uso eccessivo della forza da parte della polizia è mai stata avviata un’inchiesta.
Nella foto, le fosse di sepoltura dei manifestanti uccisi nel 2022
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