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Senegal, Macky Sall posticipa le Presenziali. Nessuna nuova data definita.

Il presidente del Senegal, Macky Sall, ha annunciato oggi il posticipo delle elezioni previste per il 25 febbraio, senza fissare una nuova data. La decisione è stata presa in risposta a una controversia tra l’Assemblea nazionale e il Consiglio costituzionale, in conflitto su accuse di corruzione nei confronti dei giudici.

In un discorso alla nazione trasmesso oggi in diretta televisiva, il presidente Sall ha spiegato che la decisione di rinviare le elezioni è stata presa per “garantire la chiarezza e la legalità del processo elettorale” come se offuscato dalle dispute istituzionali degli ultimi giorni.

La controversia ha avuto origine da presunte accuse di corruzione rivolte al Consiglio costituzionale da parte dell’Assemblea nazionale. Quest’ultima ha istituito una Commissione d’inchiesta parlamentare, attraverso una Risoluzione datata 31 gennaio 2024, per indagare sul processo di verifica delle candidature e su altri fatti legati alle elezioni.

Il Consiglio costituzionale, in risposta, ha respinto le accuse, ma ha sottolineato l’importanza di fare chiarezza rispettando le procedure costituzionali e legali. La situazione è ulteriormente complicata dalla scoperta della duplice cittadinanza di una candidata, violando così l’articolo 28 della Costituzione senegalese che richiede che ogni candidato alla presidenza sia esclusivamente di nazionalità senegalese.

Questo ha alimentato timori di un potenziale contesto pre e post elettorale turbolento, minando la credibilità delle elezioni.

Il presidente Sall, rispettando la sua posizione di garante del funzionamento regolare delle istituzioni e nel rispetto della separazione dei poteri, ha dichiarato di non poter intervenire direttamente nel conflitto tra il potere legislativo e quello giudiziario. Tuttavia, ha preso atto della proposta di legge costituzionale avanzata dall’Assemblea nazionale, sottolineando la necessità di risolvere la situazione in modo conforme alle procedure costituzionali.

Come risultato, il presidente ha firmato il decreto n. 2024-106 del 3 febbraio 2024, abrogando il decreto che convocava le Presidenziali, la cui campagna sarebbe iniziata da qui a qualche ora. Ha chiarito  il suo impegno a non candidarsi alle elezioni presidenziali annunciando a “un dialogo nazionale aperto per creare le condizioni di un’elezione libera, trasparente e inclusiva, auspicando di riportare il Senegal a una condizione di pace e riconciliazione”.

La decisione di Macky Sall di posticipare le elezioni presidenziali in Senegal ha scatenato una forte reazione da parte dell’opposizione, evidenziando la tensione politica che pervade il paese. In particolare, il direttore della Walf TV ha dichiarato pubblicamente, in diretta televisiva, la sua volontà di rinunciare alla cittadinanza senegalese, anche se al momento non ne possiede un’altra, stappando la sua carta d’identità.

Le critiche dell’opposizione si stanno concentrando nel definire quanto accaduto come l’ennesimo episodio controverso e di abuso di potere, alimentando ulteriormente le tensioni politiche già presenti. Altri mettono in discussione il concetto stesso di repubblica, acclamato da Macky Sall a fine discorso.

Message PR 3 février 2024

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