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Sahara Occidentale, commissario diritti umani Onu: riprendano missioni nella regione

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, il signor Volker Türk, ha affermato che la ripresa delle missioni tecniche dell’Ufficio da lui guidato contribuirebbe a risolvere diverse difficoltà in questa regione.

Durante il dialogo interattivo con il suo rapporto alla 52a sessione del Consiglio per i Diritti Umani a Ginevra, l’Alto Commissario per i Diritti Umani ha confermato che il suo ufficio continua a condurre consultazioni con il Marocco sulla questione della ripresa delle missioni tecniche nella regione del Sahara Occidentale.

Il signor Türk ha espresso la sua speranza che gli sforzi compiuti su questo tema ottengano il sostegno necessario affinché le missioni tecniche del suo ufficio possano accedere a questa regione.

In una dichiarazione ai media nazionali, il rappresentante del Fronte Polisario in Svizzera, presso le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, il signor Abi Bishrāy al-Bishīr, ha affermato che “la dichiarazione dell’Alto Commissario e la conferma dell’importanza delle missioni tecniche dell’ufficio del Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani nel Sahara Occidentale rappresentano un segnale positivo, ma avranno un effetto reale solo se rappresenteranno l’inizio di un percorso volto a porre fine alla situazione anomala nel Sahara Occidentale, dove i diritti umani vengono sistematicamente violati di fronte agli occhi delle Nazioni Unite e della sua missione MINURSO”.

Il diplomatico saharawi ha inoltre aggiunto che “le missioni tecniche delle Nazioni Unite nel Sahara Occidentale sono state interrotte dal 2015 a causa delle obiezioni dell’occupazione marocchina e hanno beneficiato di un silenzio quasi totale da parte delle Nazioni Unite negli anni passati su questa questione”, sottolineando che “il Fronte Polisario è pronto a facilitare la missione del Commissariato e a cooperare con esso per garantire la visita delle missioni tecniche ai campi dei rifugiati saharawi e alle zone liberate del Sahara Occidentale, come primo passo verso un completo monitoraggio e protezione dei diritti umani nel Sahara Occidentale, come richiesto da tutte le organizzazioni internazionali per i diritti umani e numerose istituzioni parlamentari nel mondo”.

È importante ricordare che la missione delle missioni tecniche dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani è stata sospesa dal 2015 a causa degli ostacoli posti dall’occupazione marocchina alle iniziative e ai tentativi del Commissariato di ottenere informazioni sulla grave situazione dei diritti umani in queste terre occupate.

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